Le Olimpiadi di Tokio ci stanno regalando grandi emozioni. Donne e uomini che con grandi sacrifici riescono a raggiungere risultati senza precedenti. Come non emozionarsi e versare lacrime per avere al collo quella tanto agognata medaglia?
Le attività individuali ma anche gli sport di squadra hanno mostrato atleti entusiasti e determinati che dopo anni di sudore vedono premiati i loro sforzi. Un esempio è l’impegno profuso dalle rugbiste neozelandesi, ora campionesse olimpiche. Vederle in campo è uno spettacolo: energiche e motivate, portano in campo la palla da vere leonesse.
Le Black Ferns hanno vinto la medaglia d’oro nella finale di rugby seven e per celebrare la vittoria contro la Francia si sono esibite nella haka, la tradizionale danza maori, la stessa con cui si esibisce ad ogni inizio partita il team maschile degli All Blacks.
La haka è la danza cerimoniale dei Maori, antica popolazione di origine polinesiana che giunse in nuova Zelanda tra Il IX e il XIV secolo d.C., rappresentazione dell'orgoglio, della forza e dell’unità' di una tribù.
Quale modo migliore per festeggiare un risultato così importante che ci racconta quanto un gruppo solido possa raggiungere lavorando insieme, perché l’unione, come si sa, fa la forza. E queste ragazze guidate dalla veterana Portia Woodman ne hanno di forza ed energia da vendere!
La haka non è solo un canto e una danza cerimoniale, è un modo per esprimere le emozioni come la rabbia, la gioia, l’entusiasmo.
Può sembrare intimidatoria ma in realtà è pura energia. Vedere le grandi e possenti ragazze, che in maniera sincronizzata celebrano se stesse e la passione per lo sport con forza e determinazione è toccante: pestano i piedi, battano ritmicamente le mani sul petto, sgranano gli occhi, digrignano i denti, cantano ad alta voce, muovono e battono le braccia con energia.
Le ragazze del rugby, dopo la grande cavalcata in campo, ci emozionano ancora una volta.
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