La puntata della semifinale di Top Chef Italia, il talent culinario in onda su Canale Nove, ha fatto battere il cuore a tutti gli appassionati.
Giudici e concorrenti hanno acquisito scioltezza, le battute – anche molto piccanti! - non sono mancate e i semifinalisti hanno avuto modo di esprimere al meglio la loro personalità e abilità.
Al momento delle ultime esclusioni, qualche cuore - al di là del teleschermo - si è spezzato: se ne sono andati dei beniamini del pubblico ma hanno superato la prova i tre chef che più degli altri hanno dimostrato resistenza e solidità.
Cosa abbiamo scoperto in questa puntata?
La cucina di un professionista della ristorazione è fatta sì di fantasia ma, ancor più, di tecnica infallibile. Se desideri cucinare bene, cerca di trovarti a tuo agio con alcune preparazioni di base prima di dare sfogo alla creatività. Abbiamo visto che i cuochi migliori di questa puntata sono stati quelli capaci di lavorare fuori dagli schemi e di improvvisare, facendo però appello a solide conoscenze.
Un altro consiglio da top chef, infatti, è conoscere bene gli ingredienti che ti troverai a maneggiare. Ti sei mai chiesta perché le nostre nonne erano così brave? Perché per decenni hanno utilizzato sempre le stesse materie prime, senza mai cambiare, tanto da poter ripetere lo stesso piatto a occhi chiusi.
Per esempio, tu sapevi che la vaniglia – che è la spezia “dolce” per eccellenza – può essere usata anche nei piatti salati? Si abbina perfettamente ad alcune verdure - come il finocchio, le carote e il pomodoro – ma anche a pesci dalle carni bianche e delicate come il San Pietro o ai crostacei.
Con questa ricetta di carpaccio di capasanta all’olio di vaniglia e spezie, farai un passo in più verso la conquista di una tua stella personale in cucina, imparando qualcosa di nuovo, pur partendo da un piatto semplice
Gli ingredienti per 4 persone
- 350 g di capesante pulite dal corallo e freschissime
- 2 baccelli di vaniglia Bourbon
- 2 cucchiaini di pepe rosa
- fior di sale di Guerande o Maldon
- 150 g d’olio d’oliva
E in più:
- un cucchiaino di senape in grani
- un peperoncino verde dolce
- un pezzetto di daikon
Il procedimento
Per preparare l’olio alla vaniglia devi partire con 48 ore di anticipo: due giorni prima, versa in un vasetto di vetro a chiusura ermetica (o in un bicchiere che chiuderai con della pellicola alimentare) l’olio d’oliva e incidi i baccelli di vaniglia per il lungo.
Gratta i semini di vaniglia nell’olio, mescola e chiudi il barattolo. Lascia infondere a temperatura ambiente.
Il giorno del pranzo, prepara 4 piatti singoli e cospargili con poco fiore di sale.
Sciacqua rapidamente le capesante (private del corallo) e asciugale bene con un canovaccio.
Affettale lungo lo spessore in quattro rondelle fini e distribuiscile nei piatti.
Irrora ogni piatto con l’olio alla vaniglia e cospargi di pepe rosa macinato.
Condisci ancora con qualche fiocco di sale et voilà, il piatto è pronto! Se vuoi aggiungere qualche ingrediente in più per rendere ancora più unico il tuo piatto, cospargi sulla superficie anche i grani di senape, qualche fettina sottilissima di peperoncino e di daikon.
- Il tocco dello Chef
Questo piatto deve essere servito subito oppure - se hai la necessità di prepararlo un po’ in anticipo - metti i piatti in frigorifero ben coperti con una pellicola e aggiungi il sale all’ultimo istante.
In questa ricetta il corallo della capasanta non si utilizza perché da crudo non ha una consistenza e un sapore molto piacevoli. Tuttavia, il corallo è molto saporito da cotto, quindi puoi tenerlo da parte e utilizzarlo per un sugo o per insaporire una zuppa di pesce.
Il carpaccio di capasanta è un piatto di pesce crudo, quindi ricordati che il pesce deve essere freschissimo ed è meglio che tu ne specifichi l’utilizzo a chi te lo venderà.
- Come scegliere la vaniglia?
I baccelli di vaniglia Bourbon di qualità sono molto costosi ma valgono ogni grammo del loro peso. Quando li acquisti devono essere morbidi al tatto - quasi appiccicosi – mai secchi e poco profumati. Quando avrai raschiato il prezioso contenuto di semini profumati, non gettare via il baccello perché lo potrai riutilizzare: usalo, ad esempio, per profumare il latte o la panna di un dolce al cucchiaio. Puoi conservare il baccello di vaniglia - già svuotato - dentro il barattolo dello zucchero semolato: se ti ricorderai di sbatterlo ogni tanto, avrai zucchero vanigliato per mesi.
Riguarda qui la semifinale.
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