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Il mandarino
Il mandarino (Citrus nobilis) è un frutto originario della Cina e del Laos, arrivato solo nell’Ottocento nelle terre siciliane. La Sicilia e la Calabria, infatti, riescono a produrre quasi i ¾ del consumo totale italiano. Quando si parla di mandarino si deve distinguere tra le varie piante per poter conoscere i vari frutti in commercio. Il consumatore, in questo modo, potrà fare una scelta più consapevole e assecondare meglio i propri gusti.
La pianta di origine cinese, il Mandarino King, produce frutti di taglia media, ricchi di semi, con una buccia sottile e non aderente alla polpa, la cui varietà più diffusa è l’Avana. Il Mandarino Cleopatra, invece, è originario dell’India, ha una buccia color arancio e assomiglia molto alle più famose Clementine. Dal Giappone, poi, è arrivato il Mandarino Satsuma con frutti arancioni, buccia sottile e senza semi. I frutti che tendono al colore rosso sono quelli del Mandarino Tangerine, con una forma più rotonda e con un gusto meno acido rispetto ad altre varietà.
Ma il mandarino è molto conosciuto soprattutto grazie ai suoi ibridi, prodotti in grande quantità e reperibili in tutti i supermercati. Il Mandarancio, ad esempio, ha origini incerte perché alcuni lo attribuiscono ai paesi dell’Estremo Oriente mentre altri assicurano sia un incrocio tra arancio e mandarino. La sua buccia è molto spessa, facile da togliere e la polpa è dolce con tanti piccoli semi. Molto famose sono anche le Clementine, che devono il loro nome al frate missionario Clemente Rodier che creò l’ibrido tra il mandarino e il mandarancio. Al momento dell’acquisto è importante controllare che la buccia non sia molle in nessun punto perché questo indica che il frutto ammaccato si sta già guastando.
La qualità principali dei mandarini sono la grande ricchezza di vitamina C e la buona presenza di calcio, potassio e fibre. Ma non solo, anche la vitamina P, può aiutare a combattere la ritenzione idrica e a favorire la diuresi.
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