La castagna
Frutto dell’albero del castagno, la castagna è riconoscibile perché racchiusa in un riccio spinoso e per la nota forma a ‘bombetta’. La raccolta di questo delizioso frutto avviene tra settembre e dicembre, periodo in cui il frutto cade spontaneamente dall’albero e che possiamo facilmente trovare nelle foreste delle nostre regioni, in particolare Campania, Sicilia, Veneto, Piemonte e Toscana.
Le varietà in commercio sono due e a loro volta sono caratterizzate dalla loro zona di coltura. La prima è l’omonima castagna, riconoscibile perché la pellicola interna penetra dentro la polpa dividendola quasi a metà. Le tipologie più famose sono la Castagna di Montella, la Pistoiese, la Castagna della Madonna di Canale d’Alba, la Reggiolana, la Gabbiana e la Garrone Rosso.
La seconda varietà conosciuta è quella dei Marroni che riguarda un mercato più ricercato e solitamente con un prezzo più elevato rispetto alle castagne. Ci sono alcune sostanziali differenze tra i due frutti che permettono di riconoscerli facilmente. I marroni, infatti, tendono ad essere molto più grossi, la pellicola non penetra nella polpa e maturano circa un mese più tardi, verso fine settembre. Tra i più famosi si ha il Marrone di Susa, quello di Viterbo e di Castel del Rio.
Fare attenzione nel momento dell’acquisto all’aspetto delle castagne può aiutare ad avere degli ottimi frutti. La buccia, ad esempio, non deve avere un aspetto opaco ma piuttosto scuro e brillante. La presenza di piccoli buchi, inoltre, indica sicuramente la presenza all’interno del frutto di parassiti mentre se al tatto la superficie è rugosa, la castagna sarà troppo vecchia per essere mangiata.
Se si desidera conservarle per un lungo periodo basterà lavarle, asciugarle e praticare un piccolo taglio sulla buccia prima di riporle nel congelatore per un periodo massimo che va dai sei mesi ad un anno.