Se non l'hai ancora visto su Netflix, devi correre subito ai ripari. L'Incredibile storia dell'Isola delle Rose è una storia semplicemente fantastica. Ed è tratta da un vero episodio che è avvenuto a largo delle coste della città romagnola di Rimini. Il film diretto da Sydney Sibilia e prodotto da Groenlandia narra, infatti, la vicenda di un uomo che ha deciso di costruire in mezzo al mare una nazione indipendente. Lui ci ha provato, ma, come potrai immaginare, non è andata a buon fine.
L'Isola delle Rose è esistita davvero. Dobbiamo tornare indietro negli anni Sessanta quando l'ingegnere bolognese Giorgio Rosa ha fondato la Repubblica Esperantista dell'Isola delle Rose, utilizzando una piattaforma in acciaio di 400 metri quadrati che si trovava in acque internazionali. Il nuovo Stato è nato a sei miglia marine al largo della città balneare di Rimini. Questa storia è di fatto considerata l'unica guerra d'invasione della nostra Repubblica.
Nei 118 minuti del film si può ripercorrere l'impresa epica di Giorgio Rosa, con qualche parte ovviamente un po' romanzata, anche se il lungometraggio è fedele a quello che è realmente accaduto. L'ingegnere è riuscito a realizzare il suo Stato Indipendente, con le sue leggi, le sue regole e anche la sua moneta, oltre che una lingua ufficiale, l'esperanto. Per legittimare il progetto, il suo fondatore si era veramente rivolto alle Nazioni Unite, per chiedere che il suo Stato venisse riconosciuto.
Questa sorta di esperimento sociale e di ribellione è durata poco più di 10 anni, a partire dal 1958. Il primo maggio del 1968 l'Isola delle Rose si è autoproclamata Stato indipendente, ma la nazione non è mai stata formalmente riconosciuta da nessun altro Paese al mondo. Tutto è finito il 26 giugno del 1968, quando le forze di polizia italiane hanno occupato con la forza l'isola, che poi è stata demolita nel febbraio successivo.
Per anni questo evento è stato dimenticato. Ma grazie al film con protagonista Elio Germano tutti abbiamo potuto conoscere un episodio davvero curioso.
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