Dante Alighieri è conosciuto in tutto il mondo. In Italia il Sommo Poeta viene letto solamente a scuola: terminati gli studi, ci dimentichiamo di lui, della sua Divina Commedia e di tutti gli altri scritti che ci ha lasciato in eredità. Davvero un gran peccato, anche perché leggere Dante fa bene a ogni età e non dovremmo mai smettere di "perderci" nelle sue frasi, nelle sue metafore, nelle sue storie.
C'è chi crede che leggere le opere di un autore vissuto in un tempo così lontano da noi sia praticamente inutile. La lettura delle sue opere, invece, è utile anche per comprendere l'attualità e alcuni meccanismi dell'animo umano che non cambiano mai: erano così ai tempi del Sommo Poeta e lo sono ancora oggi. Oltre ad aiutare ad avere una cultura generale più ampia e una mente più aperta, leggere Dante ci aiuta, ad esempio, a capire anche come è nata e si è sviluppata la lingua italiana, partendo dal suo volgare che ha cambiato per sempre il modo di scrivere e anche di parlare nel nostro paese.
Inoltre ci permette di conoscere un periodo storico (lui è vissuto dal 1265 al 1321) tanto lontano dal nostro, che però ha molti lati in comune con il mondo che conosciamo noi oggi. Alcuni meccanismi sui quali si fonda la società umana non sono assolutamente cambiati e sono rimasti immutati nel tempo. Conoscere il passato, del resto, aiuta sempre a comprendere il presente e a evitare gli errori già commessi per un futuro meno problematico.
Non dobbiamo poi dimenticare che i temi trattati da Dante nella sua Divina Commedia e in altri testi permettono approfondimenti filosofici molto importanti. Dal contrappasso dantesco al tema dell'amore, sempre ricorrente, passando anche per pensieri politici o più strettamente collegati alla condizione umana. Leggere le sue opere in volgare, infine, può rappresentare una sfida, per metterci nei panni di uno scrittore vissuto tanto tempo fa, immedesimarci in lui e cercare di comprendere un punto di vista che potrebbe essere anni luce lontano dal nostro. Un bell'esercizio mentale!
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