Si chiama speed watching il nuovo fenomeno che riguarda soprattutto le generazioni più giovani, ma non solo loro. È il "vizio" che hanno alcune persone di guardare le serie tv a velocità accelerata. Molte piattaforme di streaming consentono di mandare più velocemente serie tv, podcast, video, per diminuire il tempo di visione e fare più in fretta. Si va da 0,5 fino anche a 3,5 volte più velocemente. Ma perché si decide di fare così?
Questa opzione, che consente di modulare la velocità di riproduzione, era stata pensata soprattutto per rallentare audio e video e venire incontro alle esigenze di persone con difficoltà cognitive o anziani. Nessuno si sarebbe mai aspettato che le nuove generazioni la utilizzassero per poter seguire più velocemente i contenuti desiderati. Così una puntata di una serie tv finisce prima.
Dopo il binge watching, che è l'abitudine di divorare in modo compulsivo le puntate di una serie tv, guardandole per diverse ore consecutive, terminando stagioni in poche ore e facendo delle vere e proprie maratone, ecco a voi lo speed watching. Questa opzione consente di metterci meno tempo a seguire una serie, così da rimanere sempre aggiornati su tutte le nuove uscite e poterne parlare con amici, partner, parenti. Non ci si vuole perdere nulla e visto che il tempo reale non si può prolungare, ecco la soluzione: aumentare la velocità degli episodi o dei video.
La domanda non è solo perché, il motivo è chiaro: metterci meno tempo. È anche un'altra: in questo modo non si snatura il prodotto? Secondo gli esperti le nuove generazioni hanno un problema con l'attenzione e la concentrazione, abituati a scrollare sullo smartphone ogni cinque secondi. Non sono più abituati a seguire una storia per più di un lasso di tempo e con lo speed watching possono diminuire il tempo di fruizione. Così da non snaturare le loro abitudini dettate da social come TikTok, che impongono tempi brevissimi, a differenza, però, delle serie tv, che hanno narrazioni più sviluppate.
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