DONNE E LAVORO

Come affrontare un licenziamento a 50 anni

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Cosa fare se si viene licenziati a 50 anni?

Perdere il lavoro è sempre un problema, ma diventa ancora più insostenibile quando non si è più giovanissimi. Come affrontare un licenziamento a 50 anni? Non si può già sperare nella pensione, perché l'età anagrafica e gli anni di contributi non sono sufficienti a raggiungere questo agognato traguardo. Rimettersi in gioco a questa età non è semplice, anche perché le offerte di lavoro spesso sono rivolte a neo diplomati o neo laureati o comunque persone molto più giovani. Cosa fare, allora?

Essere licenziati è sempre uno choc e lo è ancor di più quando si è nel mezzo della carriera, non più giovanissimi e non in età già da pensione. Qualunque sia il motivo del licenziamento, è normale provare delusione, amarezza, paura, timore di non riuscire a trovare altro e di ritrovarsi in un mercato del lavoro che non riconosce più le proprie competenze. Cosa fare se si è stati licenziati a 50 anni?

  1. Innanzitutto, è bene informarsi bene sui benefici e le agevolazioni per le aziende che assumono personale over 50 anni: alcune leggi tutelano appositamente queste categorie, per la mancanza di offerte spesso dedicate a loro.
  2. Sarebbe anche bene aggiornarsi, se non lo si è fatto nel corso della carriera lavorativa, partecipando a corsi di formazione dedicati sia a competenze che si sono già acquisite durante gli anni di lavoro, sia su nuove attività che potrebbero arricchire il curriculum.
  3. Colmare, in particolare, eventuali lacune tecnologiche diventa fondamentale, così da poter competere anche con i candidati più giovani: si può chiedere aiuto a figli e nipoti, ma anche ad amici che sono più ferrati in queste materie.
  4. Aggiornare il curriculum con tutte queste esperienze è importante: se si è lavorato per anni nella stessa azienda, magari lo abbiamo trascurato un po', ma è opportuno inserire tutte le hard skills e le soft skills maturate in tanti anni di lavoro.
  5. Preparare un'ottima lettera di presentazione, sottolineando i propri punti di forza, diventa prioritario: va sempre scritta per accompagnare l'invio del curriculum.
  6. Consultare quotidianamente le offerte di lavoro locali, ma anche online, può aiutare a farsi un'idea di quello che le aziende cercano.
  7. Per un eventuale colloquio, bisogna prepararsi bene, cercando di essere forti e decisi e informandosi bene sull'azienda così da essere pronti a ogni domanda.
  8. C'è anche chi consiglia l'eventualità di mettersi in proprio, aprendo la partita IVA: potrebbe essere una soluzione lavorare magari come consulente o freelance nell'ambito che si conosce o lanciarsi in nuove attività.
  9. Si può anche vedere se ci sono concorsi pubblici per lavorare nella pubblica amministrazione: potrebbe essere un'ottima strada da intraprendere.
  10. Infine, se dopo il licenziamento non si crede più nelle proprie capacità o se è stata sviluppata una sorta di ansia da prestazione, forse un percorso con uno psicoterapeuta potrebbe aiutare a sbloccare ogni titubanza, per dimostrare di avere ancora molto da offrire al mercato del lavoro.

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