Molte aziende vengono incontro ai lavoratori con benefit che possono aiutarli. I buoni pasto, sicuramente, sono tra i più conosciuti e apprezzati. I ticket restaurant sono degli strumenti utili per acquistare i pasti durante la giornata lavorativa, così da non dover spendere di tasca propria alcun euro quando non si può tornare a casa a pranzo. Come funzionano buoni pasto in busta paga?
I ticket restaurant sono emessi da aziende specializzate e si possono usare per pagare in ristoranti, bar, supermercati e altri punti convenzionati. Coprono il costo del pranzo quando in azienda non c'è una mensa, ma si possono usare anche per fare la spesa. Non sono obbligatori: ogni datore di lavoro decide se concederli ai propri dipendenti. In tal caso, possono beneficiarne tutti, i full time e i part time, anche se l'orario di lavoro non coincide con quello del pranzo.
Si possono trovare di due tipi: il datore di lavoro può dare ai dipendenti una carta prepagata o un voucher cartaceo stampato in blocchetti da esibire al momento del pagamento. Oppure inserirli direttamente in busta paga. In questo secondo caso, il dipendente non ha una carta o un voucher da usare come forma di pagamento, ma ottiene una retribuzione aggiuntiva giornaliera che va ad accumularsi allo stipendio. Si chiama indennità sostitutiva di mensa.
Questa indennità concorre al reddito imponibile del dipendente e si può calcolare come somma giornaliera forfettaria o in base alle ore effettivamente lavorate nel mese. Inoltre, è soggetta a ritenute fiscali e previdenziali. Tale voce è esente da tassazione solamente nel caso di addetti ai cantieri edili o ad altre strutture di lavoro temporanee o per i lavoratori che operano in zone prive di luoghi dove consumare un pasto. In tal caso l'esenzione dalle tasse è fino a 5,29 euro giornalieri e gli oneri sostenuti dal datore di lavoro sono interamente deducibili.
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