DONNE E LAVORO

Cosa succede se si lavora durante una festività?

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Lavorare durante una festività è possibile?

Ci sono professioni che operano 365 giorni l'anno e che non conoscono domeniche, festività o giorni rossi: si lavora a turni, ovviamente, ma può capitare di essere operativi anche la domenica, a Natale, a Pasqua o in qualunque altra data rossa del calendario. Altre professioni, invece, non prevedono questa possibilità, se non in casi rari ed eccezionali. Cosa succede se si lavora durante una festività? La retribuzione è la stessa o il dipendente ha diritto a qualcosa in più?

La normativa di riferimento per poter capire cosa spetta ai lavoratori in caso di lavoro durante le giornate di festività è la seguente: Legge n. 260/1949 modificata dalla legge n. 90/1954, Legge n. 101/89, Contrattazione collettiva. I lavoratori che lavorano durante una giornata considerata festiva a livello nazionale o locale hanno diritto a una maggiorazione del proprio compenso. La cifra pattuita dipende dal contratto collettivo in merito a ogni singola professione. Questa retribuzione è diversa se il lavoratore è pagato in misura fissa oppure a ore:

  • se il dipendente è pagato in misura fissa, lavorando in un giorno festivo ha diritto alla retribuzione giornaliera maggiorata della percentuale prevista per lavoro festivo
  • se, invece, il dipendente è pagato a ore, allora a lui spettano le quote orarie relative alle ore di lavoro svolte oltre alla maggiorazione prevista per il lavoro festivo

E se la festività coincide con una domenica o un altro giorno festivo? Il datore di lavoro, in questo caso, è tenuto a pagare un'ulteriore quota oltre a quella precedentemente descritta e così valutata:

  • nel caso di lavoratori retribuiti a misura fissa è prevista una quota giornaliera fissata dalla coincidente con 1/26 del compenso dovuto al giorno
  • nel caso di lavoratori retribuiti ad ore p prevista un'ulteriore somma corrispondente ad un sesto dell’orario settimanale (o di 1/5 in caso di adozione della settimana corta)

Per ogni chiarimento, si può chiedere al datore di lavoro, a chi gestisce le buste paga, al consulente del lavoro o a un sindacato.

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