Per chi fa dei lavori usuranti, esiste un particolare riconoscimento da parte dell'INPS, per poter accedere a una forma di prestazione pensionistica anticipata. Per i lavori usuranti c'è una domanda da presentare all'INPS nel 2023, entro una determinata data di scadenza, così da ottenere il riconoscimento dello svolgimento di una tipologia di professione faticosa e pesante. Sono quattro le tipologie di lavori che rientrano in questo campo:
- lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti elencate nel c.d. decreto Salvi;
- lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”;
- conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo con almeno 9 posti;
- lavoratori notturni rispondenti a determinate condizioni normative.
L'INPS ha ricordato, con il messaggio n. 1110 del 21 marzo 2023, che le domande per il riconoscimento dello svolgimento del lavoro usurante per chi raggiunge i requisiti per la pensione tra il primo gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, devono essere presentate entro e non oltre il primo maggio 2023. Per le prime tre tipologie di lavoro usurante e per chi svolge un lavoro notturno per almeno 78 notti, i requisiti richiesti sono:
- per i lavoratori dipendenti quota 97,6 (almeno 35 anni di contributi e età minima di 61 anni e 7 mesi)
- per i lavoratori autonomi quota 98,6 (almeno 35 anni di contributi ed età minima di 62 anni e 7 mesi)
Se, però, il lavoro notturno è svolto tra le 72 e le 77 notti la quota sale per i dipendenti a 98,6 e per gli autonomi a 99,6 (sempre con 35 anni di contributi, ma diversa età anagrafica minima). La quota aumenta per chi svolge lavoro notturno tra 64 e 76 notti (dipendenti 96,6 e autonomi 100,6).
Per chi presenta domanda dopo il primo maggio 2023, la pensione sarà posticipata, a seconda del ritardo maturato nella presentazione della documentazione richiesta.
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