Con il termine inglese "workaholism" si indica la cosiddetta dipendenza dal lavoro. Nella nostra società, che ci vuole sempre più performanti e produttivi, non possiamo mai fermarci e questa frenesia può causare diverse problematiche alla nostra esistenza. C'è chi arriva a lavorare troppo, senza mai staccare o riposarsi, senza dedicarsi ad altro, finendo per perdere il contatto con la realtà. Quali sono i rischi che corre chi è workaholic, cioè dipendente dal lavoro?
La sindrome da dipendenza del lavoro è un fenomeno che è stato inserito nei gruppi di altre dipendenze, come quello per gli alcolici o per il gioco d'azzardo. Le persone workaholic si possono notare da alcuni sintomi:
- lavorano in modo eccessivo e compulsivo
- il lavoro diventa un'ossessione
- si sperimentano ostilità, ansia e senso di colpa quando non possono lavorare come vorrebbero
- provano benessere e felicità solo quando lavorano
Secondo alcuni recenti studi, chi sperimenta la condizione di workaholism può avere un tono dell'umore peggiore rispetto a chi non ha questa dipendenza comportamentale. Dall'euforia iniziale si passa velocemente a emozioni negative, che possono portare ad avere un approccio non sereno alla vita. La dipendenza da lavoro, infatti, allontana le persone dagli affetti cari e peggiora le relazioni. La sfera sociale e quella affettiva possono essere profondamente compromesse: sul posto di lavoro il rapporto con i colleghi può velocemente degenerare, mentre a casa, tra gli amici, in famiglia il troppo lavoro potrebbe non consentire di avere il tempo necessario per coltivare i rapporti con gli altri.
Dal punto di vista psicologico, la persona colpita da questa sindrome potrebbe entrare in un circolo vizioso dal quale uscire è difficile: solo lavorare dà soddisfazione e gioia e tutto il resto sembra non contare nulla. Dal punto di vista fisico, invece, si potrebbero sperimentare stanchezza cronica proprio a causa del troppo lavoro che non dà tregua e non permette di riposare.
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