Per poter lavorare, ogni lavoratore dovrebbe stipulare un contratto di lavoro con il proprio datore. All'interno di questo prezioso documento sono contenuti diritti e doveri di entrambe le parti, per regolamentare l'attività che si andrà a svolgere da lì a poco. Prima di firmare, però, è bene conoscere bene cosa contiene il testo dove stiamo per apporre la nostra firma. Quanti tipi di contratto di lavoro esistono in Italia? I principali sono diversi ed è bene conoscerli per sapersi muovere agevolmente nel mondo di lavoro.
Nel nostro paese, infatti, esistono diverse tipologie di contratti di lavoro, che possono differenziarsi in base al settore di interesse e seguendo il contratto collettivo nazionale del lavoro, il CCNL. Una prima divisione può essere fatta tra i contratti di lavoro subordinato e parasubordinato. Nel primo caso si tratta del classico lavoro da dipendente, in cui il lavoratore si mette a disposizione del datore in cambio di una retribuzione, secondo orari e mansioni ben precise. Invece, nel secondo caso il riferimento è al lavoro a progetto, una via di mezzo tra il lavoro subordinato e autonomo, nel quale il lavoratore deve decidere come svolgere il proprio operato, senza sottostare a orari o altre imposizione.
Il lavoro dipendente o subordinato può avere diversi tipi di contratti. Ecco le principali tipologie attualmente presenti (tieni in considerazione che le norme in tema di lavoro sono in continuo aggiornamento: quindi anche le tipologie di contratto potrebbero leggermente variare):
- A tempo indeterminato, un contratto che non ha una "data di scadenza" e che può essere terminato solamente per giusta causa
- A tempo determinato, un contratto con data di scadenza che, però, può essere rinnovato
- Part Time, un contratto che prevede un tempo di lavoro parziale e ridotto (non le canoniche 40 ore settimanali)
- Lavoro intermittente, il lavoro a chiamata che viene stipulato in settori come il turismo per permettere ai datori di avere personale quando serve
- Apprendistato, contratto destinato ai lavoratori più giovani per "apprendere" una professione (di solito è molto conveniente in termini di tassazione per il datore di lavoro)
- Contratto di somministrazione, un contratto in cui tra il datore e il lavoratore interviene un'agenzia di somministrazione del lavoro, come le agenzie interinali, che mettono in contatto domanda e offerta
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