Forse non tutti sanno che la visita medica al lavoro è obbligatoria e consente di assicurarsi che il dipendente stia bene. Si tratta di un'attività di sorveglianza sanitaria, che il medico competente deve garantire seguendo le linee guida della medicina del lavoro e del codice etico della Commissione internazionale di salute occupazionale. Tutto è regolato dal D.lgs 81/08: ogni azienda deve garantire ai suoi dipendenti una serie di visite mediche che si eseguono in diversi momenti per scopi diversi.
Si tratta di uno dei diritti dei lavoratori: ne va della sua sicurezza, soprattutto perché il monitoraggio medico riguarda anche i possibili rischi sanitari a cui i dipendenti sono sottoposti sul luogo di lavoro. Il medico competente deve assicurarsi che il lavoratore sia idoneo fisicamente a svolgere le mansioni che gli sono affidate da contratto. La visita medica non è facoltativa, ma è obbligatoria.
Le visite che vengono svolte sono diverse:
- visita medica preventiva, per comprendere se il lavoratore può eseguire le mansioni che il datore vuole affidargli
- visita medica periodica, per monitorare lo stato di salute e l'idoneità fisica
- il lavoratore può richiedere una visita medica in caso di possibili rischi professionali
- visita medica in caso di cambio di mansione
- visita medica al termine del rapporto di lavoro, solo nei casi previsti dalla legge
Ogni quanto va effettuata e dove si fa? La visita medica va eseguita in strutture idonee e va eseguita a seconda delle indicazioni di legge. Il minimo è almeno una volta all'anno, ma la frequenza può essere maggiore.
Il medico misura la pressione, controlla vista e udito, eventuali analisi del sangue e delle urine. La visita è molto breve, a meno che non ci siano casi particolari. Il dipendente non deve pagare la visita, dal momento che è a carico del datore di lavoro. Se quest'ultimo non le esegue correttamente, ai sensi dell'articolo 55 del D.lgs 81/08 comma 5, lettera e), è prevista una multa che va da 2.457,02 € a 4.914,03 €.
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