Avrai letto diverse volte che la luce blu fa male agli occhi ed è iperstimolante per il cervello. A quanto pare, però, l'affaticamento della vista digitale non è l'unico motivo per cui dovresti considerare di ridurre di un livello il tempo sullo schermo. Pare faccia male anche alla pelle.
Che cos'è la luce blu?
La luce visibile ad alta energia (HEV) o luce blu è una luce a onde corte ad alta frequenza nella banda viola/blu con lunghezze d'onda che vanno da 400 a 450 nanometri. Rappresenta il 50 percento dello spettro solare ed è l'unica parte della luce visibile ad occhio nudo. La maggior parte della nostra esposizione alla luce blu è causata dal sole, ma è anche emessa da dispositivi come smartphone, tablet e televisori insieme a lampadine fluorescenti e LED dell'illuminazione interna.
Fa male alla pelle?
Diversi studi hanno da tempo dimostrato che la luce blu influisce sul ciclo naturale sonno-veglia del corpo. Inoltre, le ricerche hanno dimostrato che può aumentare la quantità di danni al DNA, agli occhi, alla barriera cutanea e fotoinvecchiamento. Come mai? Come i raggi UVA e UVB, la luce blu può indurre stress ossidativo, che si verifica quando i radicali liberi travolgono le cellule del corpo. Questo può accelerare il processo di invecchiamento danneggiando le cellule. Può aumentare la pigmentazione e causare l'interruzione della funzione della barriera cutanea.
È anche nota per penetrare più in profondità nella pelle, danneggiando le proteine essenziali e provocando rughe e perdita di compattezza. Che cosa puoi fare? Devi ridurre l'esposizione.
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