Uno dei dolori più fastidiosi e antipatici che possiamo sopportare è certamente quello ai denti, facendoci convivere con nevralgie spesso invalidanti. Il mal di denti del giudizio è poi tra quelli più brutti, specie quando il molare è in posizione non canonica, situazione che rende più difficoltosa la sua uscita regolare.
In ogni caso, sia che il dente sia coricato, sia che manchi fattivamente lo spazio affinché spunti, l’ottavo, come è definito in odontoiatria, può rappresentare un bel problema. Il dolore che provoca è infatti molto pesante e prende non solo la bocca, ma spesso anche la testa, le orecchie e il collo, rendendo difficile la masticazione e il riposo.
Ovviamente, quando si presenta una condizione di questo genere, è essenziale prendere appuntamento con il dentista per un consulto ed un’estrazione. Nel mentre, se vogliamo limitare o evitare i medicinali da banco, possiamo provare alcuni rimedi naturali molto validi contro il mal di denti del giudizio.
L’obiettivo è lenire il dolore per renderlo più sopportabile e uno dei metodi più classici per farlo è di sfruttare le proprietà sedative di alcuni prodotti. Le ave spesso usavano, per il dolore ai denti di qualunque natura, fare sciacqui con il whiskey, il sale marino e un pizzico di salvia essiccata, da mescolare per qualche minuto prima di tenerlo in bocca fino a quando non si prova sollievo.
Il liquido va poi sputato e non deglutito, mi raccomando. Un altro ottimo rimedio naturale per il mal di denti del giudizio è rappresentato dalle foglie di Guava, dalle proprietà anti spasmo, in grado di attenuare il dolore. Le foglie vanno masticate per favorire il rilascio del succo all’interno della bocca.
Se fatichiamo a trovare la Guava in erboristeria o su internet, l’olio essenziale di menta piperita sarà di certo di più semplice recupero. Poche gocce sulla zona dolorante, da applicare con un leggero massaggio sulla gengiva, possono aiutare a sedare il male grazie alle sue proprietà anestetiche, donando un po’ di tregua.
Anche l’olio di tea tree va bene allo scopo, ma in entrambi i casi ricordiamoci di sputare l’eccesso e non ingoiarlo.
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