La montagna ci affascina e ci fa pensare a un luogo incontaminato in cui trascorrere parte del nostro tempo libero. In Italia, il termine “montagnaterapia” è stato usato a partire dalla fine degli anni ’90.
Da allora, si sono tenuti alcuni convegni e sono stati promossi dei progetti rivolti a persone con problemi psichici o dipendenze, disabili, non vedenti, persone emarginate, ma la platea degli utenti comprende anche chi ha subito trapianti o soffre di patologie cardiache, respiratorie, oncologiche e metaboliche o in alcuni casi anche chi non ha particolari problemi.
Le iniziative sono state curate da alcune strutture sanitarie pubbliche, come l’asl di Rieti e quella di Bergamo in collaborazione con il Cai (Club Alpino Italiano) e da associazioni accreditate o altre istituzioni, dunque da esperti e volontari formati. Le attività sono molteplici e vanno dai lavori sul gruppo alle escursioni e all’arrampicata sportiva.
Al di là dei problemi specifici di cui si interessa la montagnaterapia unitamente agli altri percorsi terapeutici, tutti noi possiamo godere della montagna: nella fotogallery in alto passiamo in rassegna 5 motivi per passare un po’ del nostro tempo libero in questo ambiente dove, certo, non mancano difficoltà e pericoli per i quali bisogna essere prudenti.
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