Lo ricordiamo nelle serie teen targate Disney e Nickelodeon a partire dal 2007 quando interpretava ragazzi bellocci inseguiti da ragazzine innamorate. Da allora ne ha fatta di strada, lo statunitense Austin Butler, crescendo come attore in modo entusiasmante.
Il primo ruolo da protagonista lo ricopre nel 2012 in “The Carries Diaries”, ma il salto di qualità avviene con “Elvis”, film diretto da Baz Luhrmann, dove raggiunge la fama mondiale e per il quale vince un Golden Globe.
In effetti la sua interpretazione del Re del Rock n' Roll è da vera star. Si è preparato sul personaggio per tre anni, durante i quali ha lavorato intensamente per immedesimarsi al meglio, e cantare perfettamente i brani di Elvis. Con un cura quasi maniacale.
Oggi l’attore (ma anche modello e testimonial di profumi) trentatreenne è richiestissimo da cinema e tv, ed è in lista per molti lavori.
Il 2024 è un anno d’oro per Austin.
Le ultime interpretazioni al cinema sono il ruolo da cattivo psicopatico nel film sci-fi “Dune 2” , “Master of the Air”, miniserie di Kary Fukunaga ambientato ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, e “The Bikeriders” di Jeff Nichols, nel quale interpreta un motociclista ribelle del moto club dei Vandals (che trae ispirazione dal club degli Outlaws MC realmente esistito negli anni ’70) che strizza l’occhio ai “ribelli con il giubbotto di pelle” del cinema classico.
Svariati ruoli che affascinano e ci tengono imbrigliati fino alla fine. Ma quali sono motivi del successo di Austin Butler? Eccone sette.
- Talentuoso, professionale, camaleontico, nel prepararsi nei ruoli da interpretare
- Aspetto, occhi magnetici e un carisma da capogiro
- Uno sguardo e un sorriso che bucano lo schermo
- Una voce calda e profonda che coinvolge e avvolge
- Umiltà, disponibilità durante le interviste e nel rapporto con i fan
- Mix di dolcezza (sorriso e lineamenti) da ragazzo della porta accanto e atteggiamento sicuro da bad boy
- Educazione, semplicità, assolutamente non costruito o intaccato dalla pressione dello star system
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