Indice dell'articolo
Una persona su 5 nel mondo e una su 3 in Italia soffre di Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DAN), precedentemente noti come Disturbi del Comportamento alimentare (DCA). Non si tratta semplicemente di abitudini scorrette legate al cibo, ma di disturbi di natura psichiatrica con un’alta frequenza di complicanze mediche, che possono portare anche alla morte. Ecco perché così importante il 15 marzo, Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla.
Che cosa si celebra
La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla si celebra il 15 marzo, proprio per riflettere sui disturbi del comportamento alimentare e sulla diffusione in età sempre più precoce (anche nei bambini di 8-9 anni). Ad esserne colpita è principalmente la popolazione femminile con un rapporto tra femmine e maschi di circa 9 a 1, anche se il numero dei maschi è in aumento soprattutto durante l’adolescenza e la pre-adolescenza.
Quali sono i disturbi del comportamento alimentare
I principali Disturbi del Comportamento Alimentare sono l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa; altri disturbi sono il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (o Binge Eating Disorder; BED), caratterizzato dalla presenza di crisi bulimiche senza il ricorso a comportamenti di compenso e/o di eliminazione per il controllo del peso e i Disturbi Alimentari Non Altrimenti Specificati (NAS), categoria utilizzata per descrivere quei pazienti che, pur avendo un disturbo alimentare clinicamente significativo, non soddisfano i criteri per una diagnosi piena. Negli ultimi tempi si è anche ampliato lo spettro dei disturbi alimentari, con nuove patologie emergenti come vigoressia, pregoressia, drunkoressia, ortoressia, ecc.
Le cause dei DCA o DAN
É molto complicato individuare una causa precisa: spesso è l’alterazione della propria immagine corporea che può giungere a configurarsi in un vero e proprio disturbo. La percezione che la persona ha del proprio aspetto, ovvero il modo in cui nella sua mente si è formata l’idea del suo corpo e delle sue forme, sembra influenzare la sua vita più della propria immagine reale.
I fattori di rischio che, secondo il Ministero della Salute, accrescono la probabilità di sviluppare un disturbo dell’alimentazione includono:
- storia familiare in cui sono presenti persone con disturbi dell'alimentazione, depressione o abuso di sostanze
- critiche ricorrenti sulle proprie abitudini alimentari, l'aspetto fisico e il peso corporeo
- eccessiva attenzione a mantenersi magri, soprattutto se combinata con una necessità lavorativa, come accade per esempio per ballerini, modelle e atleti di alcune discipline, o con la pressione sociale
- tratti di personalità ossessiva, disturbi d'ansia, bassa autostima, tendenza al perfezionismo
- esperienze particolari, come abusi fisici e psicologici o la morte di una persona cara
- relazioni difficili con familiari, colleghi o amici
- situazioni particolarmente stressanti al lavoro, a scuola o all'università
Numeri in crescita e prevenzione
I numeri dei disturbi alimentari sono in costante crescita e sempre di più e sempre più giovani sono i malati di DAN, in sette casi su dieci si tratta di adolescenti. È fondamentale, quindi, trasferire corrette informazioni alla rete di relazioni di questi giovani (famiglie, amici, insegnanti, istruttori di palestra, ecc.) per l’identificazione tempestiva di questi disturbi. Ad esempio, una particolare attenzione verso l’aspetto fisico o l’alimentazione possono nascondere una situazione di disagio psicologico e rappresentare un campanello d’allarme.
Condividi