Adulti e ragazzi non si trovano mai d'accordo su niente: spesso sembrano provenire da mondi diversi e sembrano parlare lingue differenti. I giovani si chiedono perché gli adulti non capiscono i ragazzi e i genitori si domandano per quale motivo loro figlio sembra non ascoltarli e non comprendere quello che dicono. Innanzitutto, è bene sapere che si tratta di un quadro assolutamente normale, sul quale bisogna però indagare a fondo per riuscire a trovare una soluzione per un dialogo più costante e corretto.
A novembre del 2024 l'Istituto Demopolis ha pubblicato un'indagine demoscopica dal titolo "Adolescenti in Italia: che cosa pensano gli under 18 e cosa dicono gli adulti", promossa da "Con i bambini". Nel report è emerso che il 54% dei ragazzi italiani crede che gli adulti non siano in grado di comprendere gli adolescenti. I teenager non si sentono capiti, ascoltati, presi in considerazione. Si sentono ancora trattati come bambini piccoli, quando in realtà non lo sono più.
Il rapporto tra generazioni diverse non è mai facile e oggi il divario tra genitori e adolescenti è davvero profondo. Secondo i ragazzi gli adulti non capiscono che i tempi sono cambiati e il periodo che stanno vivendo loro oggi è differente da quello che hanno vissuto loro alla stessa età. Inoltre, c'è anche un problema di fondo nel comprendere quello che i giovani pensano, le loro idee, le loro priorità.
La distanza di pensiero tra le generazioni è resa ancora più forte dalla questione digitale: tra i nativi digitali e i non nativi digitali ci sono sempre terreni di scontro, perché questi due mondi sono troppo distanti per potersi incontrare. Quello che gli esperti consigliano è di dialogare e comunicare sempre, di stare in ascolto dei giovani, di non giudicarli o criticarli, ma di comprenderli e cercare di essere al loro fianco dando consigli utili per la loro crescita, considerando sempre il fatto che questa è l'età nella quale i coetanei hanno un ruolo predominante rispetto agli adulti di riferimento, genitori compresi.
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