Il Panforte è un dolce tipico della tradizione senese, dal sapore inconfondibile e da una lista ingredienti classica del periodo invernale. Questo dessert, consumato volentieri durante le festività natalizie, ma non solo, porta infatti in tavola il profumo delle spezie, del miele, della frutta secca e dei canditi di agrumi, tutte delizie associate al periodo freddo.
La preparazione del Panforte di Siena, anche detto Panpepato o anche Pane Aromatico, non è complicata e anzi, la ricetta originale è molto semplice da eseguire. Qui di seguito la versione tradizionale, seguita dalla variante senza canditi, per chi preferisce non usarli.
La ricetta originale del Panforte di Siena
In un pentolino versiamo lo zucchero e facciamolo sciogliere completamente con poca acqua. A questo punto aggiungiamo anche il miele, mescolando con cura per amalgamare gli ingredienti e infine i canditi e l'uva passa. Tostiamo le mandorle in padella, frulliamole a aggiungiamole al resto.
Versiamo la farina setacciata con le spezie e mescoliamo con cura per rendere l'impasto omogeneo. Spennelliamo il fondo di una tortiera da circa 20 centimetri con un filo d'olio di semi e adagiamo l'ostia a misura. Facciamo la stessa operazione per i bordi, incollando stavolta una striscia di carta forno.
A questo punto trasferiamo il composto del Panforte nella tortiera e livelliamo con una spatola. In ultimo spolveriamo in cima il cucchiaio di farina messo da parte. Cuociamo in forno già caldo a 230° C per una decina di minuti, poi sforniamo e lasciamo raffreddare prima di aprire lo stampo.
Quando il Panforte sarà completamente freddo, spolveriamolo con lo zucchero a velo.
La ricetta del Panforte senese senza canditi
Per la versione senza canditi del Panforte di Siena, non basta soltanto eliminare questo ingrediente dalla lista, ma è importante sostituirlo con una valida alternativa, visto che proprio i canditi sono fra i protagonisti del dolce.
Una buona opzione è usare la frutta disidratata, come datteri, fichi e albicocche essiccate, che andranno spezzettati e tuffati nel composto insieme alle mandorle. Il resto del procedimento è identico alla ricetta classica spiegata qui sopra.
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