Con l’arrivo del freddo, ecco la voglia di pattinaggio sul ghiaccio, attività affascinante adatta ad ogni età. I fine settimana possono essere all’insegna di una pattinata con gli amici organizzata sulle grandi piste coperte e nei palazzetti dello sport, per divertirsi tra movimenti sinuosi e scivolate in velocità. Ma quali origini ha il pattinaggio sul ghiaccio? Ecco la storia e qualche curiosità su questa divertente attività ludica e sportiva.
I primi pattini della storia
Il pattinaggio su ghiaccio nasce nel 3000 a.c. nei paesi scandinavi quando apparvero i primo modelli ai piedi dei Vichinghi, rudimentali e composti da lame di osso di animale che venivano legati alle calzature con delle corde.
Pattini come mezzi di trasporto
Nei paesi del Nord venivamo sfruttati come metodo di trasporto. Le popolazioni li usavano per necessita di muoversi su laghi fiumi e canali con uno strato di ghiaccio abbastanza spesso da sostenere il peso di una persona. Utilizzati in Olanda, a partire dall'800, pattini e attività furono diffusi presso i nobili britannici grazie al figlio del Re inglese Carlo II, in esilio nei Paesi Bassi, di ritorno in madrepatria.
Gli antichi pattini
Mentre si pattinava veniva usato anche un bastone con cui ci si aiutava a scivolare e a mantenere l'equilibrio, dato che gli ossi (il legno venne usato a partire dal 1300) di certo avevano un difficile attrito e non scorrevano facilmente, come accade oggi che indossiamo scarponcini con lame di metallo incorporate.
Il padre del pattinaggio di figura
Jackson Haines era un ballerino di danza classica e pattinatore statunitense (campione nazionale nel 1864) che mise assieme esperienza, qualità e tecniche della danza per dare vita a quello che può definirsi il pattinaggio sul ghiaccio moderno. Il suo stile inizialmente rifiutato dagli Stati Uniti fu ben accolto e si diffuse velocemente grazie ai Paesi europei.
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