I bambini dovrebbero essere abituati ad un ambiente liquido avendo vissuto ed essendo stato protetto per nove mesi nel liquido amniotico del pancione della mamma. In realtà il grado di confidenza con l’acqua varia da bambino a bambino. Fondamentali sono i primi approcci nei quali devono essere accompagnati da mamma e papà.
Ma come aiutare i bambini con la paura dell’acqua?
- Se si ha la possiblità mettere in acqua il piccolo già intorno ai 3 mesi d’età, in questo caso sostenuto dalle mani e dalle braccia di un genitore. Per non perdere la confidenza con l’acqua acquisita nei nove mesi vissuti nel liquido amniotico.
- Al primo bagnetto, mantenere l’acqua a temperatura ideale per non generargli timori tanto da creare problemi in futuro. Fare attenzione all’acqua e agli schizzi di sapone che possono bruciare gli occhi.
- Non costringerlo ad entrare in acqua senza il suo pieno consenso: può determinare un rifiuto a lungo termine. Al contrario, cercare di incuriosirlo.
- Il bimbo deve prendere confidenza con l’acqua giocando prima con le mani in maniera che comprenda quanto sia naturale e divertente. Meglio organizzare qualche gioco acquatico in compagnia di coetanei.
- Avvicinarlo all’acqua gradualmente, cominciando con le attività sul bagnasciuga o sfruttando l’acqua bassa della piscina che ricopra solo piedini e caviglie.
- Accompagnare il piccolo nei primi approcci con l’acqua quando il mare é calmo, in maniera da evitare che possa essere spaventato da rumore, onde e spruzzi.
- Ogni tanto ricorrere a braccioli o tubi di plastica colorati per dare sostegno al piccolo in maniera che non si senta perso.
- Rassicurare, non sottovalutare mai le paure dei piccoli e rispettarne i tempi.
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