Le poesie sulla notte ci aprono ai pensieri e ai sogni. Con i versi più belli, infatti, possiamo inserirci nella quiete della sera, soffermarci sul paesaggio, ammirare le stelle e pensare all’infinito, alle aspirazioni e alle bellezze della vita.
Poesie sulla notte, perché leggerle
Dopo una giornata piena di impegni o particolarmente complicata, i componimenti sulla notte ci riportano a una dimensione altra che ci può allontanare dalle difficoltà sempre possibili nella routine quotidiana.
Le poesie sulla notte, e alcune in particolare, rimandano alla vita, ne possono diventare una metafora, ci ricordano che siamo parte di un tutto.
A chiusura del giorno e prima di andare a dormire, dunque, frasi e aforismi sulla notte possono offrirci un momento di quiete dopo aver ripercorso la giornata oppure farci riflettere e ricordarci che abbiamo un tempo prezioso da vivere al meglio.
Poesie sulla notte, sceglierle per una persona cara
Oltre a leggere in privato frasi, versi e aforismi sulla notte, possiamo anche inviarli a una persona che per noi è importante, un’amica, il compagno, un familiare. In questo modo, condividiamo un’emozione.
L’invio della poesia può essere anche un modo originale per dare la buonanotte alle persone care, soprattutto se sono lontane: a chiusura della giornata, a livello emotivo, i versi poetici creano un ponte con l’altro.
Poesie sulla notte, i versi più profondi
Leggiamo una selezione dei componimenti più emozionanti sulla notte: quale ti piace di più? Quali sono le tue frasi preferite sulla notte?
Da Eleusi di Hegel
Il mio occhio s’innalza verso l’eterna volta del cielo,
verso di te, splendente astro della notte
e dalla tua eternità discende l’oblio
di tutti i desideri, di tutte le speranze;
il senso si perde in questa visione,
quel che dicevo «mio» svanisce,
io mi abbandono nell’immenso:
sono in quello, sono tutto, sono solo quello.
Il pensiero ritorna ed è spaesato,
si spaura dinanzi all’infinito, e stupefatto
non comprende la profondità di quella visione.
È la fantasia che avvicina l’eterno al senso,
sposandolo alla figura (…).
Da Presagi di Innocenza di William Blake
Ogni Notte e ogni Mattina
nascono alcuni alla rovina
Ogni Mattina e ogni Notte
Nascono alcuni al soave diletto
nascono alcuni ad infinita Notte.
Alla sera di Ugo Foscolo
Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge
Da Canto notturno di un pastore errante dell’Asia di Giacomo Leopardi
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.(…)
Pur tu, solinga, eterna peregrina,
Che sì pensosa sei, tu forse intendi,
Questo viver terreno,
Il patir nostro, il sospirar, che sia;
Che sia questo morir, questo supremo
Scolorar del sembiante,
E perir dalla terra, e venir meno
Ad ogni usata, amante compagnia.
E tu certo comprendi
Il perché delle cose, e vedi il frutto
Del mattin, della sera,
Del tacito, infinito andar del tempo.
Dal Sonetto 43 di Shakespeare
Quanto più chiudo gli occhi, allora meglio vedono,
Perché per tutto il giorno guardano cose indegne di nota;
Ma quando dormo, essi nei sogni vedono te,
E oscuramente luminosi, sono luminosamente diretti nell'oscuro (…)
Tutti i giorni sono notti a vedersi finché non vedo te
e le notti giorni luminosi quando i sogni si mostrano a me.
Condividi