Quando si pensa al vischio, l'immagine che si forma nella mente è quella di un bacio scambiato sotto un rametto decorato a festa, in occasione di Natale e Capodanno. Si tratta, infatti, di una bella tradizione, che ha una storia meravigliosa, che forse non tutti conoscono. Questa pianta, considerata nei Paesi del Nord sacra, ha tanti significati che dobbiamo conoscere se vogliamo portarla in dono a una persona speciale. Quando si regala il vischio?
Il vischio è una pianta cespugliosa sempreverde, che cresce come "parassita" sui rami delle querce o di altri alberi. Si usa per fini ornamentali, ma sono molti i rimedi erboristici che ne fanno uso. In Scandinavia è una pianta sacra: i druidi la usavano per preparare pozioni mediche davvero uniche. Si pensava che potesse guarire ogni disturbo e ogni malattia. Inoltre, è una pianta che porterebbe fortuna: i norvegesi credono che il vischio abbia ucciso un loro dio, per questo ne bruciano i rami per scacciare la sfortuna.
Regalare un rametto di vischio significa augura buona sorte a chi lo riceve in dono. In particolare si usa regalarlo a Capodanno, sia per proteggere la casa e la famiglia dalla sfortuna, sia per fare un augurio affinché il nuovo anno che si apre possa essere ricco di benessere e di felicità. Durante il periodo natalizio è una delle piante che si usa per decorare ogni ambiente, quindi si può donare come segno di augurio per Natale. Ma indica anche la fertilità: baciarsi sotto il vischio porterebbe bene alla coppia, che potrà vivere felice e contenta senza problemi. Possiamo, dunque, regalarlo al partner o a coppie di amici alle quali auguriamo ogni tipo di bene.
Di solito si invita le persone che ricevono il vischio in dono a conservarlo fino all’anno successivo, facendolo seccare. Lo possono buttare solo dopo averne preso un rametto nuovo, per rinnovare la buona sorte.
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