I disturbi psicologici sono un problema molto comune, di cui spesso si tende a vergognarsi. Il risultato? Non se ne parla e, purtroppo, pochissime volte si curano. Due anni di pandemia hanno, inoltre, aumentato i disagi e la richiesta di sostegno psicologico. Qual è il problema? Andare da un professionista costa e non tutti possono permettersi di accedere a questo servizio. La Regione Lombardia ha dunque deciso di apri le porte della sanità regionale allo psicologo di base.
Chi è
Lo psicologo di base dovrebbe funzionare proprio come il medico di base. Il servizio sarà gratuito e la prima "sperimentazione" partirà dalle case della comunità: "L'idea è di iniziare in qualche casa della comunità, per questo parliamo di sperimentazione, per poi inserire – ha spiegato il consigliere regionale Niccolò Carretta – in modo stabile la figura di psicologo che faccia da riferimento a tutta la popolazione". Quindi si parte per un breve periodo di sperimentazione dalle case della comunità, per poi essere fruibile in tutti gli ospedali del Sistema Sanitario Nazionale.
Il servizio sarà aperto a tutti, ma si rivolgerà soprattutto a ragazzi e fasce fragili della popolazione – i più colpiti dalle conseguenze psicologiche della pandemia – con l'obiettivo di lavorare su "prevenzione e intervento precoce nelle dipendenze per assistere tempestivamente minori e giovani con uso problematico di sostanze e/o altri comportamenti additivi".
E’ un primo passo che porta a normalizzare questa figura professionale e soprattutto a eliminare spiacevoli etichette, frutto di pregiudizi e ignoranza. Avere uno psicologo di base a disposizione significa poter affrontare serenamente tutti quei disturbi che spesso non vengono curati, come gli attacchi di panico o i disordini dell’alimentazione.
"L'evento pandemico ha generato un'emergenza non solo sanitaria ma anche psicologica e sociale in tutte le fasce della popolazione. Per rispondere a questa ondata di emergenza psicoemotiva, risulta come scelta necessaria e inderogabile quella di rinforzare il livello delle cure primarie attraverso l'introduzione della figura dello psicologo di base, con funzione di filtro rispetto ai bisogni emotivi e al disagio espresso dall'utenza", ha spiegato Maria Angela Abrami, responsabile Uos Psicologia clinica agli Spedali Civili di Brescia e rappresentante dell'Ordine degli psicologi.
Fonte | OPL
Condividi