Hai del pane raffermo e non sai cosa farci? Non lo buttare via, perché si può riutilizzare in tanti modi differenti. Purtroppo in Italia lo spreco alimentare è un fenomeno ampiamente presente, non solo nei settori della grande distribuzione o della ristorazione, ma anche per quello che riguarda l'ambito domestico. Quante volte compriamo più pane di quanto ne consumiamo? Se abbiamo le galline possiamo usarlo come mangime. Altrimenti lo possiamo sfruttare in cucina. Ad esempio nella ricetta della panzanella toscana.
Direttamente dalla regione del centro Italia ecco una ricetta di recupero che sfrutta pezzi di pane toscano raffermo e verdure, per un piatto unico completo che può diventare il perfetto pranzo da portarsi in ufficio in estate o in spiaggia per mangiare in riva al mare. Non dovremo cuocere niente e la ricetta è così semplice e veloce da preparare che ne avremo sempre voglia. L'importante è selezionare ingredienti di prima qualità. E magari personalizzare un po' il sapore di questo piatto giocando con sapori diversi. Ad esempio possiamo aggiungere delle olive. O un po' di feta. Da provare anche con il tonno.
Come si prepara la panzanella toscana
Per prima cosa tagliamo il pane toscano raffermo a fette e poi a cubetti non troppo grandi, ma nemmeno troppo piccoli. Mettiamo i pezzi di pane in una ciotola e aggiungiamo acqua e aceto. L'acqua va dosata in base alla quantità e alla "durezza" del pane.
Mescoliamo per far assorbire al pane l'acqua e l'aceto e mentre riposa prepariamo le verdure. Prima laviamo, asciughiamo e tagliamo a pezzi piccoli i pomodori. Poi sbucciamo il cetriolo, dividiamolo a metà e tagliamolo a fette sottili. Laviamo anche la cipolla e affettiamola in parti più piccole.
Versiamo le verdure nella ciotola del pane bagnato, dopo averlo rimescolato un po'. Mescoliamo con cura con un cucchiaio e poi aggiungiamo le foglie di basilico spezzettate. Non c'è un dosaggio minimo o massimo, dipende dai tuoi gusti.
A questo punto non ci resta che condire con olio, sale e pepe, mescolando e conservando in frigorifero finché non avremo voglia di mangiarla. Attenzione, però, se avanza rimane perfetta per un paio di giorni al massimo e bisogna conservarla in frigo.
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