Il rumore in condominio può dare noia a chi abita negli appartamenti vicini alla fonte del fastidio. Forse non tutti sanno che esiste una legge inerente ai regolamenti condominiali che impone una limitazione ai rumori che si possono fare negli appartamenti, ma è obbligatorio solo quando i condomini sono 10 o più. Nei palazzi più piccoli, però, è bene rispettare comunque alcune norme di comportamento per rendere la convivenza sotto lo stesso tetto più serena per tutti quanti.
Nel dettaglio i regolamenti condominiali, di solito approvati nelle assemblee dei condomini alla presenza dell'amministratore dello stabile, contengono regole per gli orari in cui è consentito fare rumore e orari in cui bisogna rispettare il silenzio. Dopo la riforma avvenuta nel 2012 le regole da rispettare sono diverse:
- non si può fare rumore eccessivo nei weekend e nei giorni festivi
- nei giorni feriali bisogna rispettare gli orari di riposo, che potrebbero essere ad esempio dalle 14 alle 16 o dalle 13 alle 15 e la sera dalle 22 o dalle 23 fino alle 6 o alle 7 del mattino
- ogni condominio può decidere determinati orari di silenzio, che possono variare anche durante i diversi periodi dell'anno
Chi infrange le regole può essere anche multato dall'amministratore, con sanzioni che vanno di solito da 200 a 800 euro. Sono esclusi i rumori causati dalla detenzione di un animale domestico: un cane che abbaia in condominio può essere fonte di fastidio, ma i condomini possono accordarsi secondo norme di buon senso, venendo incontro alle esigenze di tutti e tutelando in primis il cucciolo. In caso di problemi di ogni natura, i condomini devono presentare la lamentela all'amministratore e si può discutere del tutto in un'assemblea condominiale. Ma questo vale solo per edifici con molte abitazioni, nei palazzi più piccoli sarebbe bene accordarsi di persona, ritornando sempre al buon senso citato prima.
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