Della salsa cren esistono al mondo una miriade di varianti diverse, alcune atte ad esaltare il gusto pungente del rafano, anche detto barbaforte ed altre a contenerlo, smorzandolo per mezzo della panna e della maionese. A quest'ultima categoria appartengono le ricette d'Oltreoceano, dove la horseradish cream sauce, ha anche una consistenza più liquida e cremosa.
Da noi in Europa e soprattutto in Italia, dove la salsa cren è nota nella sua versione alla trentina, è invece di tipo semi-solido, in quanto viene utilizzata la mollica di pane per ridurre il piccante del rafano. Non esiste una ricetta migliore di un'altra, né una più difficile o più facile, visto che il procedimento è sempre il medesimo.
Per scegliere quale utilizzare, è invece bene sapere quale effetto vogliamo dare ai nostri secondi piatti. Essendo la salsa cren piuttosto coprente come sapore, va bene in tutte le versioni sulle carni rosse, mentre è da preferire la variante più allungata all'americana, per il pesce. In questo caso molti la usano per accompagnare quello affumicato.
Procedimento
Per fare la salsa cren dovremo pelare con cura una radice di rafano e tritarla finemente nel mixer, poi trasferirla in una ciotola. Prendiamo le fette di pan carré private dei bordi e inzuppiamole nel latte, poi strizziamole e uniamole al rafano tritato, aggiungendo l'aceto di mele, l'olio, il cucchiaino di zucchero bianco e il sale.
Usiamo i rebbi di una forchetta per schiacciare e amalgamare il composto, dopo di che copriamo con uno strappo di cellophane e mettiamo in frigo a riposare per un'oretta. La nostra salsa cren andrà usata in giornata o il giorno dopo per mantenere intatte le sue proprietà organolettiche.
Per la variante americana, l'esecuzione della ricetta è praticamente uguale, solo che gli ingredienti andranno sbattuti o frullati anziché pressati.
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