Il sorbetto di neve è uno sfizio che accompagna la gioia di vedere il paesaggio vestito di bianco. Era il dessert freddo dei nostri nonni e anche dell’antichità. Secondo le ricostruzioni, infatti, i primi “gelati” e le granite venivano preparati con la neve; questa veniva conservata per l’estate e il suo uso alimentare risalirebbe all’antico Egitto.
In alcune aree della Calabria, il sorbetto fatto con la neve si chiama scirubetta, una delle varianti locali; in altre zone si usano altri nomi, ad esempio soubbrette in Puglia e subretta in Campania.
Il termine, così come il vocabolo “sorbetto”, deriverebbe dall’arabo Sciarbat, pronunciato alla turca sciorbet, che significa bevanda, anche se un’altra ipotesi lo fa discendere dal latino sorbère, sorbire. Un’altra curiosità? Sembra che la granita sia stata introdotta in Sicilia dagli arabi: a quanto pare, la bevanda ghiacciata si chiamava sherbet.
Al di là delle differenze che oggi noi distinguiamo tra le diverse preparazioni, la neve sembra essere da sempre un elemento da gustare!
Sorbetto di neve: la ricetta
Preparare questo dessert dal sapore antico è davvero facilissimo: basta aggiungere l’ingrediente che ti piace alla neve, fare una mescolata e gustare.
Ovviamente, la neve non deve essere inquinata, perciò evita di prenderla laddove è macchiata o comunque ci sono, vicine, fonti di inquinamento. Preleva, invece, quella che si presenta candida e non calpestata o spostata e che si trova in superficie.
In alternativa, quando nevicava, i nostri nonni posizionavano un piatto o un contenitore sul balcone, di modo che la neve vi si depositasse.
Sorbetto di neve: gli ingredienti per aromatizzarla
Ecco alcuni elementi tradizionali o più recenti, usati per arricchire la neve:
- Vino cotto;
- Caffè;
- Succo d’arancia;
- Succo di limone;
- Succo di frutta in generale;
- Amaro;
- Miele di fichi.
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