Il Belgio ha preso una decisione storica: nel Paese non ci saranno più delfinari. Ne rimaneva solo uno, ma anche quello verrà presto chiuso. Il governo ha deciso di prendere questa decisione etica, seguendo le altre Nazioni che hanno deciso di proibire la nascita di questi luoghi per assicurare il benessere degli animali. Nel 2003 e nel 2019 erano stati Bruxelles e Vallonia a porre dei divieti e ora anche le Fiandre hanno intrapreso questo percorso.
L'unica struttura del genere rimasta in Belgio era il Boudewijn Seapark di Bruges. Il delfinario al momento ospita sei delfini: il governo ha imposto la chiusura entro il 2037, anche se si prevede che si possano chiudere le sue porte già prima. Ben Weyts, ministro fiammingo del benessere animale, ha spiegato quali sono stati i provvedimenti presi:
- divieto di nuove aperture
- chiusura dell'unico delfinario presente in Belgio
- introduzione di vincoli per migliorare le condizioni degli animali tenuti in cattività (divieto di riproduzione e importazione e obbligo di costruire una piscina all'aperto entro il 2027)
Il parco non è d'accordo con la decisione presa dal governo, perché secondo i proprietari il piano previsto parlava di una valutazione dopo il 2037. Non si escludono possibili azioni legali perché i patti presi non sarebbero stati rispettati. La decisione, invece, è stata accolta con entusiasmo dall'organizzazione belga per i diritti degli animali, GAIA, che da anni lavora affinché si finisca di tenere in cattività i delfini. L'associazione ha anche proposto che gli ultimi animali presenti nel Boudewijn Seapark vengano trasferiti in santuari marini, come quello che sorgerà sull’isola di Lipsi, in Grecia, e che al momento è in fase di progettazione.
Il Belgio non è il primo Paese al mondo a prendere questa decisione: prima erano stati India, Costa Rica, Cile, Cipro, Croazia e Slovenia a vietare queste strutture, nelle quali per il divertimento umano si fanno soffrire dei poveri animali.
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