Il mondo si trova in questo periodo a fare i conti con una crisi energetica senza precedenti. Da tempo, ormai, sappiamo che non possiamo più permetterci il lusso di sprecare fonti di energia e risorse che non sono illimitate e che, comunque, hanno bisogno di tempo per rigenerarsi. Le alternative sostenibili già esistono, ma il problema è l'accesso a tali fonti rinnovabili e un cambio di mentalità che tarda ad arrivare. Come fare, allora, per affrontare la crisi energetica nel migliore dei modi?
Da più tempo viene chiesto ai consumatori di risparmiare, attività che già famiglie, singoli individui e anche imprenditori e aziende hanno messo in atto da tempo, per evitare di vedersi recapitare bollette troppo esose da pagare. Ma il risparmio energetico non riguarda solo i comportamenti casalinghi o delle piccole e grandi aziende. Sono tutte le nostre abitudini che vanno riviste. Ogni paese europeo ha messo in atto una serie di provvedimenti utili per poter ridurre il consumo energetico.
Ad esempio, in Francia verrà abbassata la temperatura dell'acqua delle piscine comunali, mentre i riscaldamenti degli edifici pubblici non solo verranno tenuti più bassi, ma anche accesi per meno tempo. In vista del Natale, sono molte le città europee e mondiali che hanno deciso di tenere meno accese le luci natalizie o di non prevederle affatto quest'anno. Spegnere l'illuminazione pubblica non indispensabile durante le ore notturne può essere un comportamento lodevole, come quello di usare fonti di luci più green per lampioni e altre luci fondamentali per la visibilità e la sicurezza.
Provvedimenti che sono molto simili a quelli che si prendono in casa per risparmiare gas ed elettricità: tenere le luci non necessarie spente, abbassare di un grado la temperatura delle abitazioni private ed evitare di avere il riscaldamento acceso 24 ore su 24, ridurre gli sprechi derivanti da spifferi d'aria, termosifoni posizionati male o coperti e così via. Perché questo inverno contro il caro energia la parola d'ordine sarà solo una: risparmiare!
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