Lo yoga è un'ottima disciplina per allenare mente e corpo. Le varie posizioni o asana, come si chiamano in "gergo", ci permettono di avere un corpo tonico, snello, in forma, agile, ma anche di avere una mente aperta, attenta, concentrata. Sono tanti gli asana che possiamo provare a fare, partendo ovviamente da quelli base se si è alle prime armi e continuando poi a salire di livello. Quali sono le posizioni yoga più difficili che è possibile fare solo dopo tanto allenamento?
Non esistono, in realtà, posizioni yoga più difficili di altre. Esistono momenti della pratica in cui non si è ancora pronti ad affrontare vari asana che richiedono una maggiore flessibilità, una forza non indifferente e anche un equilibrio e una resistenza che permettano al corpo di eseguire quello che la mente vorrebbe fare. Il livello avanzato della pratica dello yoga richiede allenamento, costanza, pazienza, voglia di riuscire ad arrivare a compiere gesti inimmaginabili quando ci si approccia a questo che è un vero e proprio stile di vita.
Di solito sono considerate di livello avanzato le seguenti posizioni yoga:
- Taraksvasana o posa dello scorpione, perché bisogna appoggiare tutto il peso su braccia e spalle, lavorando sugli addominali per rimanere in equilibrio con i gomiti a terra e le gambe in aria piegate in avanti, con i piedi che quasi toccano la testa
- Bakasana e Parsva Bakasana, o posa del corvo, perché bisogna tenersi in equilibrio sulle mani, piegandosi per tirare su le ginocchia e portarle poi verso l'esterno, senza mai perdere l'equilibrio
- Ganda Bherundasana, perché l'appoggio è solo su mani e mento, mentre le gambe si alzano in aria perpendicolari al soffitto
- Bhairavasana, perché l'appoggio è su mano e gamba opposte, con l'altra gamba piegata dietro la testa e il braccio opposto che tende verso il cielo
- Yoganidrasana o posa del sonno, sicuramente una delle più difficili, perché prevede che muscoli, anche e ginocchia siano altamente sciolti e flessibili
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