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Di calcio femminile in Italia se ne parla sempre troppo poco e da troppo poco tempo, a differenza di altri Paesi nel mondo dove il movimento femminile è equiparato a quello maschile. Anche nel nostro paese, però, la pratica di questo sport va sempre più diffondendosi tra le ragazze e le donne: i campionati locali, nazionali e internazionali non hanno nulla da invidiare a quelli giocati dai colleghi di sesso maschile. Quando è nato il calcio femminile in Italia? Bisogna andare alle origini per guardare al futuro di questo sport, sperando che sia sempre meno di nicchia.
Nascita del calcio femminile in Europa
Il calcio femminile è nato in Inghilterra: all'inizio le squadre erano nate come attività del dopolavoro. All'uscita dalle fabbriche le donne toglievano le tute di lavoro e indossavano le maglie delle loro squadre. Una delle prime partite di cui si ha traccia porta la data del 26 dicembre del 1920. Ben presto nascono squadre anche in altri paesi europei, anche se non è mai stato facile. Negli anni Venti, ad esempio, l'associazione calcistica britannica ha vietato alle donne di giocare nei campi della federazione. Divieto che è durato fino agli anni Settanta. Negli anni Novanta si è disputato in Cina il primo Mondiale di calcio femminile: in finale gli Stati Uniti hanno battuto la Norvegia.
Nascita del calcio femminile in Italia
E in Italia? La prima squadra femminile si è formata nel 1933 a Milano, con il nome di Gruppo femminile calcistico. La FIGC permette al team di giocare solo in casa e a porte chiuse. In occasione della prima trasferta ad Alessandria, però, il regime fascista blocca tutto: le donne non possono giocare a calcio. Tutto bloccato fino al dopoguerra, con la nascita della Triestina a Trieste e della San Giusto a Napoli. Altre città seguono presto l'esempio.
Per poter vedere il primo campionato nazionale di calcio femminile bisogna aspettare il 1968: a vincere sono le calciatrici del Genoa. Solo nel 1986, però, le giocatrici di calcio italiane hanno potuto ottenere l'affiliazione alla FIGC, ma solo come dilettanti, non come professioniste. Per ottenere questo riconoscimento abbiamo dovuto aspettare la stagione 2022/2023. In quell'occasione, infatti, è stato stabilito che le giocatrici del campionato di Serie A sarebbero diventate professioniste a tutti gli effetti, abbandonando lo status di dilettanti.
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