Lo svezzamento è il periodo in cui vengono introdotti alimenti diversi dal latte nella dieta del neonato, a partire dal compimento del quinto o sesto mese (dipende dal bimbo), e comunque non prima del quarto mese di età: fino a quel momento non ha ancora gli strumenti idonei per ingerire cibi non liquidi.
Il nostro bimbo ha quasi cinque mesi e iniziamo a organizzare lo svezzamento di tipo vegetariano che abbiamo scelto per ragioni salutiste. Non si tratta di un tipo di svezzamento che si allontana dal classico, in quanto i primi alimenti solidi sono per tutti i piccoli, creme di cereali, brodo vegetale, purè, frutta e verdura, senza aggiunta di carne.
Man mano che il piccolo cresce bisogna fare attenzione per evitare che non manchino nell'alimentazione vitamine e proteine.
Successivamente, quando il piccolo ha tra i sette e i nove mesi, bisogna dare ancora più attenzione all’alimentazione che deve essere equilibrata e varia: almeno una volta al giorno deve consumare un alimento di ogni gruppo di alimenti principali. Ad ogni modo il pediatra, se serve, ci indirizzerà verso un nutrizionista esperto in diete vegetariane e vegane per costruire un programma organizzato, studiato e ben bilanciato.
Carboidrati: patate, riso, cereali, pasta, pane
Proteine: purè o purè di fagioli, lenticchie
Frutta e verdura: ogni tipo di frutta e verdura. Le verdure a foglia verde sono particolarmente importanti in quanto forniscono il ferro.
Latte e prodotti lattiero-caseari: formaggi, yogurt e latte materno o artificiale. Se vogliamo sostituire con latte di soia, avena o riso è bene chiedere consiglio al proprio pediatra.
Naturalmente è bene inserire i nuovi alimenti in modo graduale, cercando di incuriosirlo e facendolo mangiare accanto a mamma e papà, per rendere il passaggio il più naturale possibile. L’importante è che riesca ad assumere la vitamina B12 che deve essere integrata in quanto presente perlopiù in alimenti di tipo animale, calcio, ferro, e proteine che si possono assumere combinando cereali e legumi.
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