Da qualche anno a questa parte la tendenza tatuaggi all'henné sta letteralmente spopolando. Invogliate dal fatto che questi tattoo non sono definitivi (scompaiono nel giro di qualche settimana) e soprattutto non sono invasivi, in quanto si colora la pelle solo in superficie, senza l'uso di aghi e macchinette, molte persone si lasciano conquistare da questo trend, concedendosi un ricordo a fior di cute con fiori, farfalle e disegni tribali.
Non solo, perché molti genitori, puntando sulla naturalità dell'henné, vengono incontro anche al desiderio dei bambini di dipingere la pelle, concedendo ai più piccoli di sfoggiare un bel tatuaggio ispirato ai soggetti preferiti. Puntando sul fatto che il disegno sparirà del tutto già prima del ritorno a scuola.
Ma il problema della durata del tattoo non è l'unico a cui gli adulti devono prestare attenzione. Si discute infatti da qualche tempo e precisamente da quando i tatuaggi all'henné vengono proposti dagli ambulanti lungo le spiagge o negli stabilimenti balneari, sull'effettiva sicurezza di questi decori epidermici per la salute dei bambini. Ecco cosa c'è da sapere in merito.
Tatuaggi all'henné: sono sicuri per i bambini?
La risposta a questa domanda è variabile, in quanto dipende dalla serietà di chi effettua il tatuaggio all'henné e alla qualità dei prodotti utilizzati. Innanzi tutto, parlando proprio degli ambulanti, in linea di massima è preferibile evitare i loro servigi, sia per una questione igienica, sia per motivi di composizione chimica della pittura utilizzata.
In genere infatti, per questioni di costi ridotti, i tubetti di henné che vengono adoperati per fare i tattoo, di erbe tentorie ne contengono davvero una minima parte. Il resto della composizione è occupato da metalli pesanti, soprattutto piombo e inchiostri di varia natura. Questi ultimi danno il colore al prodotto, i primi aiutano il fissaggio, ma in ambo i casi si tratta di ingredienti non naturali, che possono creare reazioni allergiche, talvolta anche gravi.
Tatuaggi all'henné: quali sono quelli sicuri
Posto che, come detto sopra, dei tatuaggi all'henné proposti dai banchetti che si trovano in spiaggia è preferibile diffidare, salvo essere assolutamente certi che chi effettua il tattoo sia rispettoso delle regole igieniche basilari e utilizzi cosmetici sicuri, se nostro figlio insiste per avere un tattoo, ci sono due strade per accontentarlo.
La prima è di rivolgersi a centri estetici che offrono anche il servizio tattoo all'henné, dove possiamo essere tranquille sulla qualità dei prodotti usati. In alternativa possiamo acquistare dell'henné puro in polvere (attenzione, nella lista ingredienti dobbiamo trovare solo lawsonia inermis o al massimo poche altre erbe tintorie), da mescolare con tè nero e succo di limone.
Attenzione comunque a fare la prova henné su una piccola area nascosta di pelle prima di procedere con il tattoo, perché in rari casi ci sono soggetti allergici anche alle erbe tintorie pure.
Tatuaggi all'henné: come farli in casa
Mescoliamo l'henné con pochi cucchiai di tè nero ancora bollente e succo di limone. Le proporzioni sono variabili, perché dobbiamo semplicemente rendere l'impasto cremoso, aggiungendo alla polvere di henné i due liquidi poco alla volta, fino a quando il composto non è ben amalgamato e ha una consistenza simile allo yogurt.
Lasciamo un paio d'ore la miscela in infusione, per far sì che l'henné rilasci i suoi pigmenti di colore, poi travasiamo in un tubetto di plastica per decorazioni da cake design (o in altro contenitore con punta fine) e decoriamo la pelle, precedentemente pulita con un batuffolo di ovatta imbevuto di alcol.
Per creare un disegno omogeneo, possiamo anche applicare sulla pelle degli stencil che ci faranno da guida. Lasciamo scegliere i soggetti preferiti ai nostri figli, così saranno soddisfatti del loro bel tatuaggio all'henné fatto in casa.
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