I bambini, soprattutto in fase prescolare, sono particolarmente predisposti all’apprendimento: imparano molto e velocemente. Qual è il modo migliore per insegnare? Sicuramente non puoi mettere sui libri i piccoli che non sanno leggere. Devi dare il buon esempio e aiutarli a fare esperienza diretta.
Lo psicologo Reuven Feuerstein era convinto che il modo migliore per sviluppare l’ intelligenza sia attraverso ciò che si chiama Apprendimento Mediato. Nato a Botosan, in Romania, e dottore in Psicologia dello sviluppo, Feuerstein ha dedicato gran parte della sua vita all'istruzione e alle persone con grandi difficoltà di apprendimento. È autore di brillanti teorie come la modificabilità strutturale cognitiva e l'esperienza di apprendimento mediato.
Che cos’è la teoria dell'esperienza di apprendimento mediato?
Dopo aver lavorato con persone con livelli educativi minimi, Feuerstein è giunto alla conclusione che ognuno può sviluppare il proprio potenziale di apprendimento. Pertanto ha formulato la sua teoria dell'esperienza di apprendimento mediato (TEAM) su questa base. L'educatore funge da mediatore nel processo di insegnamento-apprendimento. La semplice supervisione e interazione tra lo studente e l'insegnante non sono sufficienti perché si verifichi l'esperienza di apprendimento mediata. È quindi necessario un mediatore responsabile, affettuoso, informato e competente per agire da intermediario tra lo studente e la sua esperienza.
Quali sono i benefici della teoria dell’esperienza
- Suscita l'interesse dei bambini perché possono partecipare direttamente alle attività
- Sviluppa la partecipazione attiva e collaborativa degli studenti
- Stimola il pensiero indipendente
- L'apprendimento mediato facilita anche l'attenzione al raggiungimento degli obiettivi
- Sviluppa il pensiero divergente degli studenti, nonché la loro curiosità intellettuale e la loro originalità.
- Migliora l’autostima
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