La sangria è una bevanda solitamente estiva che adoriamo assaporare in compagnia. È un prodotto a base di frutta, zucchero, spezie, ghiaccio e vino. La frutta nel vino è davvero ottima: quanti nonni ci hanno mostrato a tavola come affogare, ad esempio, le pesche nel vino bianco o in quello rosso? Direttamente dalla Spagna, ecco una ricetta che riprende un'abitudine che era propria dei nostri antenati, per una bevanda che è perfetta per l'aperitivo. E che da tempo è stata esportata anche fuori dei confini del paese europeo.
Sangria deriva da "sangre", che in spagnolo significa sangue. Il rimando è al colore rosso del drink, che suggerisce già la prima caratteristica che il vino deve avere: deve essere rosso. Non tutti i vini sono uguali e a seconda di una sangria più o meno forte potreste usare:
- Un vino rosso molto alcolico e corposo, che si fa sentire e si fa ricordare.
- Un vino rosso più delicato, morbido, leggero, in grado di accompagnare la frutta con delicatezza.
Il vino rosso è indicato, ma per chi vuole un tocco più light è concesso anche il bianco. Nel primo caso possiamo sfruttare dei vini belli corposi del sud, come il Primitivo di Manduria, oppure spostarci al centro, con il classico Sangiovese o il Lambrusco. Per chi ama i vini del nord, consigliati il Valpolicella e il Tai del Veneto. Consigliata anche la Lacrima di Morro d'Alba. Meglio evitare i vini piemontesi troppo forti o quelli troppo corposi, a eccezione del Dolcetto che invece è l'ideale.
Per chi ama invece una sangria più delicata, perché non provare un Moscato d'Asti?
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