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Cos'è la convivenza di fatto
Il termine convivenza di fatto è spesso usato a sproposito, ma sappiamo esattamente cosa significa? Secondo quanto riportato dalla legge n° 76 del 2016 che ha introdotto l'istituto dell'unione civile, la convivenza di fatto ha ottenuto una regolamentazione giuridica. Ai sensi del comma 36 della Legge Cirinnà, la convivenza di fatto sussiste quando "“due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile” vivono insieme.
La legge definisce le condizioni della convivenza di fatto, i destinatari di tale disciplina e come riconoscere una situazione del genere. I presupposti affinché questa possa esistere sono la maggiore età dei due conviventi, l'unione stabile derivante da legami affettivi diversi da parentela, affinità, adozione, lo stato civile libero. Non si parla del sesso dei due conviventi.
Non si può considerare convivenza di fatto la coabitazione o la convivenza occasionale: quindi i due soggetti devono avere la residenza nella stessa casa, anche se recenti sentenze della Corte di Cassazione parlano anche dei diritti delle coppie stabili a distanza (sentenza n. 9178 del 2018).
Come funziona
La legge Cirinnà individua due tipi di convivenza:- la convivenza di fatto, per la quale è necessario la dichiarazione dello stato di convivenza
- i contratti di convivenza
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