Non sempre il divorzio è consensuale. Ci sono dei casi in cui uno dei due coniugi non ne vuole sapere di concedere la separazione. Capita molto spesso che uno dei partner voglia porre fine alla relazione, mentre l'altro non è assolutamente d'accordo. Ovviamente in questi casi non si può procedere con la separazione consensuale, ma non per questo non si può divorziare. Ecco cosa succede se uno dei due partner non vuole divorziare.
Quando tra i coniugi non trovano un accordo sulla separazione, perché uno dei due non accetta la richiesta di divorzio o i termini previsti, si può comunque divorziare, affidandosi a un avvocato per avviare la separazione giudiziale. Il legale deve presentare un ricorso in Tribunale e notificarlo alla controparte. Il giudice stabilisce una data per l'udienza, che di solito viene fissata dopo 3-5 mesi circa.
Il partner che non vuole divorziare può decidere se presentarsi o meno all'udienza prevista (sarà comunque rappresentato dal suo legale). Durante l'udienza il giudice comunque darà disposizione provvisorie per l'eventuale gestione dei figli della coppia che si sta separando per volere di uno dei due partner, il diritto di visita, il mantenimento, l'assegnazione della casa coniugale. A differenza della separazione consensuale, quella giudiziale può avere tempi molto più lunghi: si tratta di una vera e propria causa civile e la durata media potrebbe essere di circa due anni.
La separazione giudiziale ha anche costi maggiori rispetto a quella consensuale, proprio perché l'iter è più lungo e più complicato. Non esistono tariffe fisse, perché sono moltissimi i fattori da tenere in considerazione, a partire dalla parcella dell'avvocato e dal tempo che ci vorrà per arrivare a una sentenza definitiva. Se in media una separazione consensuale ha un costo di circa 1500-2000 euro, per quella giudiziale si dovrà calcolare almeno il doppio o anche il triplo, se non di più.
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