Ci sono dei comportamenti che mettiamo in atto nella quotidianità con il partner che non fanno bene alla nostra relazione. Alcune abitudini potrebbero compromettere la fiducia che dovrebbe essere alla base di ogni rapporto. Non ce ne rendiamo conto, presi magari dalla gelosia o da alcuni dubbi che non ci fanno dormire la notte. Eppure dovremmo avviare un'altra strada, come ad esempio quella del dialogo. Tra i comportamenti peggiori ce n'è uno che non dovremmo mai avere: ecco perché non dovremmo mai controllare il telefono del partner.
Controllare il telefono del partner non va mai bene. Non possiamo nasconderci dietro alla scusa della curiosità o del fatto che il compagno lo aveva lasciato lì sul tavolo sbloccato ed è caduto un occhio. Leggere le chat di WhatsApp, controllare i messaggi sui social media, vedere le ultime telefonate in entrata o in uscita non sono solo atteggiamenti che potrebbero rappresentare una violazione della privacy, ma anche un comportamento che mina la fiducia che è alla base di ogni relazione.
Sono diversi i motivi che dovrebbero spingerci a non tenere sotto stretto controllo il telefono del partner:
- la fiducia, come già accennato, è il primo motivo che dovrebbe frenarci da questa curiosità: se ci fidiamo di lui, non dobbiamo temere nulla e non dovremmo avere bisogno di guardare cosa c'è nel suo telefono
- spiare il telefonino può avere conseguenze negative sul rapporto di coppia, perché potrebbe compromettere la relazione profondamente
- ovviamente c'è anche il problema della privacy: nessuno può permettersi di guardare i nostri messaggi senza il nostro permesso
- tenere sotto controllo il partner, anche se si sospettano tradimenti o bugie, è il comportamento di persone ossessive e potrebbe far nascere una relazione tossica
- potrebbero nascere delle incomprensioni, leggendo messaggi fuori dal loro contesto che potrebbero indurci a credere cose che non esistono assolutamente
- controllare il telefono del partner, infine, potrebbe essere un reato, ricollegandosi proprio alla violazione della privacy prima citata
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