In amore gli opposti si attraggono: ecco un modo di dire molto comune che ci sentiamo spesso dire, insieme al classico "Chi si somiglia, si piglia". Si tratta di vera e propria saggezza popolare, di un detto che suggerisce che le persone che non hanno nulla in comune hanno maggiori possibilità di avere una relazione duratura nel tempo, rispetto a persone con caratteristiche molto simili tra loro. Ma cosa significa questo vecchio adagio popolare? C'è un fondo di verità in queste frasi che spesso ci sentiamo dire?
Se è vero che spesso abbiamo maggiori possibilità di essere attratti da chi ha caratteristiche simili alle nostre, perché si crede che si possano avere maggiori chance di riuscita nel rapporto, è altrettanto vero che talvolta potremmo avere maggiore interesse a iniziare una relazione con qualcuno che possa "completarci", che possa arricchire la nostra vita, che possa introdurre nella nostra esistenza elementi di novità rispetto alla solita routine che viviamo ogni giorno.
Frequentare chi è uguale a noi alla lunga potrebbe essere controproducente nella vita di coppia, che potrebbe affrontare problematiche insostenibili come la noia o la competizione tra i partner. Essere diversi o agli antipodi, invece, è un modo per rendere la quotidianità più interessante, perché si possono scoprire tanti aspetti nuovi grazie a un compagno o a una compagna che vivono esperienze completamente differenti dalle nostre.
La curiosità di apprendere chi è la persona che abbiamo di fronte e come vive la sua esistenza, magari in modo totalmente opposto rispetto al nostro, può spingerci a voler continuare una relazione, perché abbiamo ancora molto di più da scoprire. Se il partner è uguale a noi, la scoperta dell'altro o dell'altra finisce subito, perché sappiamo già tutto, non c'è niente di nuovo da scoprire. Del resto, come ha detto Eraclito, è dalle cose in contrasto che nasce la perfetta armonia e tutto nasce dal conflitto. Anche in amore.
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