Per alcune persone mentire è qualcosa di naturale e istintivo. È più semplice raccontare una bella bugia che una patetica verità. Per altre invece è qualcosa di complesso, che scatena una serie di sensi di colpa che rende insostenibile perseverare sulla stessa strada. Come mai? Uno studio americano dimostra che la capacità di mentire è strettamente connessa all'intelligenza.
Le persone che raccontano bugie hanno più materia grigia. Per fare un esempio, i criminali vengono di solito catturati dalla polizia perché sono terribili bugiardi. Quando i criminali sono molto intelligenti, sono in grado di mantenere la storia chiara e di non tradirsi. Vero è che non ci saremmo evoluti come specie sociale se dovessimo sempre fermarci e verificare quello che ci viene detto: abbiamo la necessità di fidarci delle altre persone.
Esisto in linea di massima due tipi di bugie: le falsità, che nascondono qualcosa di brutto e hanno uno scopo cattivo, e le menzogne utili. Queste ultime sono socialmente accettate, perché servono a far sentire meglio le altre persone. Alcuni studi dimostrano che anche se sei testimone della bugia di qualcuno, se ti accorgi che questa bugia è stata detta per farti sentire meglio, ti fidi comunque di quella persona.
C'è poi un'altra forma di bugia e sono i segreti (le verità nascoste). Molto spesso si nascondono informazioni per proteggersi, per proteggere chi amiamo ma anche per pigrizia. Una persona media ha 13 segreti in questo momento, 5 dei quali non li ha mai detti a nessuno. Il più comune di questi 5 è chiamato "pensieri extra-relazionali", come essere attratti da qualcuno che non è il proprio partner, e la maggior parte dei segreti riguarda sesso, infedeltà e menzogna. La verità è che spesso l'onestà non è accettata. Le persone schiette non piacciono e tendono a essere emarginate, eppure condanniamo i bugiardi. Alla fine, mentire è più facile.
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