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7 cose che una mamma deve saper riparare

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Ecco come e perché a volte è necessario diventare una mamma tutto fare!

Quando diventi mamma, tu non lo sai, ma in automatico vieni investita da una serie di capacità che neanche lontanamente immaginavi di avere: diventi cuoca, infermiera, sarta, pasticcera, attrice, cantante… ma anche idraulica, meccanica, falegname.
Certo, non lo farai mai in maniera eccellente, ma lo farai nel migliore dei modi possibili, nel modo rivestito dall’amore che ti spinge a farlo, che ti obbliga a rimetterti in gioco e a cavartela in qualche modo.
Oltre ad asciugare lacrime, placare capricci, coccolare, cambiare pannolini, mettere cerotti su ginocchia sbucciate, fare trecce e chignon, attaccare bottoni, una mamma deve sapersela cavare anche in piccole riparazioni che risolvono la giornata.
A volte, noi mamme, non possiamo delegare queste incombenze e neanche abbiamo il tempo per aspettare che altri lo facciano al posto nostro. Non solo. A volte, saper risolvere la situazione, fa sì che il pomeriggio riprenda una piega decisamente più accettabile e sostenibile.

Ecco che quindi aggiustare il trenino rotto, oppure riattaccare l’ala all’areoplanino o il braccio alla bambola, magicamente fa tornare la pace in casa. E questo vale più di qualsiasi opera di restauro “michelangiolesca”. 

Non solo. Cosa deve saper riparare una mamma?

  • I giocattoli. Dobbiamo saperli riparare. Qui e ora. Ovunque siamo, in qualunque modo, utilizzando quel che abbiamo a disposizione, dobbiamo correre ai ripari e aggiustare il giocattolo preferito (perché è sempre quello che si rompe, immancabilmente!).

  • Suole delle scarpe. Le suole delle scarpe dei nostri figli si scollano, si bucano, vivono di vita propria. E’ come se prendessero un’altra direzione. Loro corrono, saltano, strusciano i piedi e le scarpe non riescono a stare dietro a tutta questa attività, quindi, si scollano!

  • Maniglie e pomelli. Con quelle manine piccole, i bambini riescono in imprese in cui noi non riusciremmo mai, tipo quella di svitare e staccare maniglie e pomelli. Che sia un cassetto, una porta, l’anta della credenza… loro ci riescono, non c’è niente da fare!

  • Sgorgare scarichi e liberare piccoli tubi in bagno. I bambini sono tanto attratti dallo scarico dei lavandini (senza considerare quello del water) e per scoprire cosa diavolo accade quando qualcosa finisce lì dentro l’unico modo è sperimentare. I danni di questa sperimentazione potrebbero essere devastanti!

  • Mensole e scaffali. E’ strano come aumenti il numero di mensole attaccate alle pareti quando arriva un figlio! Sì, perché, le mensole hanno una duplice funzionalità: su quelle più alte e inaccessibili si ripongono le cose che non vogliamo che i bambini tocchino, su quelle alla loro portata riponiamo invece giocattoli, libri e accessori vari che invece regalano loro autonomia di movimento e di attività. Una mensola non si nega mai a nessuno!

  • Cassetti e contenitori. I bambini hanno una grande quantità di giocattoli e cianfrusaglie. Tanti. L’unica speranza di riacquistare una visione decente della cameretta è di disseminarla di contenitori e cassettiere. I bimbi dovrebbero riuscire a utilizzarle con facilità per riporre tutto al proprio posto. E con la stessa facilità riescono sempre a romperle.

  • I tasti del computer. Vi assicuro, ve lo dico col cuore in mano. Quelle dita piccine picciò sono in realtà delle pinze infernali. Alla velocità di un nanosecondo riescono a smembrare una qualsiasi tastiera riducendola in tanti pezzetti di un puzzle e allora, sono guai seri, soprattutto se con quello stesso computer ci si deve lavorare: quanto belle sono le mail scritte senza poter utilizzare la barra spaziatrice? Oppure quanto è faticoso fare copia e incolla senza avere il tasto ctrl?

Queste sono doti soprannaturali, anzi, noi mamme la bacchetta magica ce l’abbiamo veramente, ma non lo ammetteremo mai!

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