Vivere con mamma e papà è comodo, ma non può essere una soluzione a lunga scadenza. Intorno ai 28 anni si inizia a invecchiare. Attenzione, nessuno ti sta diventando che stai diventando vecchio, semplicemente che hai bisogno di costruirti qualcosa di tuo. Un sondaggio di TD Ameritrade svela che dal ventottesimo compleanno diventa imbarazzante vivere a casa con i genitori.
Circa un terzo dei membri della Gen Z ha dichiarato che sarebbe imbarazzante vivere a casa a partire dai 30 anni, idea condivisa dal 44% dei millennial e dal 45% dei genitori. Una volta si lasciava l'abitazione di famiglia molto prima. Oggi per motivi economici e di risparmio si tende ad andar via più tardi: vivere con i loro genitori è un modo semplice per risparmiare. Ci sono ragazzi che partecipano alle spese: il costo medio è di 400 euro.
È giusto? Non è sbagliato, soprattutto chiuso il ciclo dell'università prendersi due anni per trovare un lavoro e una stabilità finanziaria. Deve però essere un periodo limitato e programmato: devi dunque pianificare questa fase della vita affinché non si protragga troppo a lungo. I genitori, se vogliono essere veramente d'aiuto, dovrebbero accettare il contributo per alimentare i loro risparmi ed essere trasparenti finanziariamente con i figli. Diventare adulti significa anche essere autonomi e il "tema soldi" in famiglia è molto importante.
Il sondaggio online, condotto dall'Harris Poll tra febbraio e marzo, includeva 3.054 persone dai 15 anni in su. La Gen Z è stata definita come individui tra i 15 e i 21 anni, mentre i giovani millennial hanno tra i 22 e i 28 anni.
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