VIVERE CON UN ANIMALE

Che cos'è l'ippoterapia e perché il cavallo è un amico importante

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L'ippoterapia è una techica molto antica e può aiutarti a combatti le insicurezze e ad acquistare. Si può praticare da bambini, come da adulti ed è diversa dalla terapia equina

L'ippoterapia prende il nome dalla parola greca "hippos", che significa cavallo. I cavalli sono utilizzati come strumento nella terapia fisica, occupazionale e logopedica. La terapia utilizza i movimenti dei cavalli per creare cambiamenti neurologici. Di conseguenza, la coordinazione, la forza, l’equilibrio e la postura migliorano. Durante le sessioni di terapia, i pazienti cavalcano i cavalli per migliorare la loro salute fisica. Il vecchio adagio che il cane è il migliore amico dell’uomo’ è un’affermazione da rivedere, a favore anche del cavallo, perché un animale molto empatico e con una forte vocazione sociale.

In particolare la terapia con il cavallo in cui il paziente prende contatto con l’animale , prima da terra e, poi, salendoci, è indicata in caso di:

  • traumi cranici,
  • problemi di linguaggio,
  • problemi comportamentali,
  • problemi relazionali,
  • sindrome di Down

Che cos’è l’ippoterapia

L'ippoterapia è una pratica conosciuta fin dall’antichità quando lo stesso Ippocrate la consigliava per combattere insonnia e ansia. Oggi, coinvolge un terapista appositamente formato che utilizza il cavallo come strumento di trattamento "vivo". Il movimento del cavallo viene utilizzato per raggiungere obiettivi per terapie a lungo e a breve termine personalizzati per ciascun paziente.

Il movimento tridimensionale dei cavalli imita i normali movimenti del bacino umano quando cammina. Sono ritmici, ripetitivi e multidirezionali e stimolano i movimenti oscillanti anteriori e posteriori del paziente.

Il movimento di un cavallo che cammina produce 100 impulsi ritmici al minuto. Ciò incoraggia il paziente a mantenere l'equilibrio e la postura eretta sfidando ripetutamente le reazioni posturali e rimanendo seduto sul cavallo. Migliora così l’equilibrio, il controllo muscolare e lo sviluppo dei muscoli paraspinali.

Il paziente riceve ampi input sensoriali e motori non solo dal cavallo ma anche da coloro che lo circondano e che lo assistono nella sessione.

Se utilizzata sotto la direzione di un terapista autorizzato e qualificato, l’ippoterapia può suscitare cambiamenti positivi nei bambini con disturbi neurologici che presentano una combinazione di disabilità cognitive, motorie e psicosociali. Sono stati dimostrati impatti positivi anche sulla forza, sulla coordinazione e sul tono muscolare del paziente, sull'elaborazione sensoriale utilizzata nella mobilità, nel parlare e nell'uso delle capacità motorie per le attività della vita quotidiana e nell'attenzione generale ai compiti.

Una terapia per tutte le età

Generalmente si sceglie di avvicinare alle discipline ippiche i bambini o i ragazzini, ma quello che non si sa è che l’equitazione, in assenza di controindicazioni specifiche, è praticabile anche in età avanzata. Questa terapia, infatti, è molto utile anche nel caso del decadimento fisiologico degli anziani in quando una blanda attività fisica mobilita le articolazioni, stimola il tono muscolare  e riattiva la capacità respiratoria. Quest’attività è particolarmente importante se fatta in compagnia perché stimola la dimensione sociale e permette vivere l’esperienza in compagnia di nuovi amici.

Naturalmente questa disciplina possiede le sue controindicazioni in chi soffre di mal di schiena o patologie lombosacrali croniche, ma anche nelle fasi successive ad un forte trauma. Considerando, inoltre, il grande sforzo respiratorio richiesto durante la cavalcata, questo sport è sconsigliato per persone che soffrono di problemi cardiaci.

Un pony per il bambino

Quando il ‘paziente’ è molto piccolo, l’animale ideale per avvicinarlo all’equitazione è un pony, l’esemplare perfetto per essere più efficacemente alla portata del piccolo. In particolare, per quanto riguarda i benefici che l’ippoterapia ha nei confronti di un bambino molto piccolo si annovera:

  • un coinvolgimento emotivo nel processo di apprendimento;
  • una forte sensazione tattile ancora sconosciuta in tenera età che permette di aiutare la presa di coscienza e la conoscenza di sé e dell’altro e del proprio corpo;
  • la stimolazione di un processo di attaccamento molto forte tra il piccolo e l’animale, un sentimento fondamentale nel processo di sviluppo umano;
  • lo sviluppo muscolare che comprende il coinvolgimento di molti gruppi muscolari e, quindi, l’entrata in gioco di vari campi della psicofisiologia e della psicomotricità.

Cos'è la terapia equina

La terapia equina è talvolta chiamata anche terapia assistita equina (EAT) . Questo tipo di terapia a cavallo prevede un trattamento che utilizza attività equine per promuovere la crescita fisica ed emotiva per le persone a cui vengono diagnosticati vari disturbi. La terapia si concentra sulla salute mentale ed è utile per le persone con ritardi di sviluppo, ansia, depressione, ADHD, demenza e altro. I pazienti si prendono cura dei cavalli in un ambiente stabile. In questo modo, possono affrontare le loro sfide mentali ed emotive. Inoltre, aiuta a ridurre i sintomi dei disturbi di salute mentale.

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