Riconoscere gli attacchi di panico non è così facile come si potrebbe immaginare. Le crisi di panico sono episodi improvvisi che possono portare chi ne soffre a soffrire di una paura intensa e di un'ansia mai sperimentata prima. Gli attacchi di panico sono accompagnati da una sintomatologia che prevede anche palpitazioni, sudorazione improvvisa, soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, tremori, brividi, vampate di calore. Talvolta le persone hanno addirittura paura di morire.
L'esperienza di un attacco di panico non è per niente piacevole. Si manifesta quando meno te lo aspetti e soprattutto le prime volte può spaventare, perché non si sa come tenere a bada quei sintomi e si ha paura che possano peggiorare. Una volta sperimentata la crisi di panico, inoltre, si vive nel timore e nella paura che possa manifestarsi di nuovo con la stessa intensità. O in maniera ancora più forte. Spesso gli episodi, soprattutto se lievi e sporadici, vengono sottovalutati e la sintomatologia non viene affrontata nel modo più corretto.
Si parla in realtà di disturbo da attacchi di panico quando gli attacchi sono ricorrenti e inaspettati e seguiti da almeno un mese di paura e timore di soffrirne ancora. Diventa una vera e propria fobia, con ansia, paure, stress. L'attacco di panico è collegato ad altri timori: la presenza di malattie, le conseguenze della sintomatologia sulla salute, quello che le persone che ci circondano possono pensare.
Come si curano gli attacchi di panico? Sicuramente è bene informare il proprio medico se una o più volte abbiamo sperimentato la sintomatologia precedentemente descritta. Il dottore saprà indirizzarci verso la figura più idonea, per una terapia cognitivo comportamentale adatta a liberarci sia dagli attacchi di panico sia dalla paura che questi possano manifestarsi. Esistono anche dei farmaci, che a volte si usano in associazione alla terapia, come gli antidepressivi. Ma sicuramente la terapia cognitivo comportamentale è la strada migliore per poter riagire e riappropriarsi della propria serenità.
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