Le bambole reborn sono più di una moda. Sono una tendenza che sta spopolando e che ha inclinazioni psichiatriche interessanti. Prima di tutto sono delle bambole in silicone che riproducono perfettamente i neonati. Sono nate per essere utilizzate sui set, al fine da evitare ai bambini piccolissimi di apparire in film o fiction.
Le reborn sono realizzate da artisti che danno alle bambole aspetto umano. A causa dell'intensa quantità di lavoro e artigianato, valgono migliaia di euro. Ne esistono di diverse dimensioni: dai prematuri ai bambini del nido e la cifra varia dai 50 ai mille euro. La tecnica del "reborning"("rinascita") prevede di prendere bambole in vinile o in silicone che vengono scomposte e riassemblate. Il vero tocco d'artista è la verniciatura, effettuata a strati, con degli appositi colori, atossici e adatti al vinile per ottenere il giusto incarnato. I capelli, per darti un'idea, sono veri e applicati a mano.
Chi le compra? Seppur bellissime, non si può pensare alle bambole rinate come a un giocattolo da dare a un bambino. Come abbiamo detto, sono spesso utilizzate nel cinema. In realtà sono sempre più frequenti adulti che le collezionano. C'è chi non ha avuto figli e sembra trovare conforto in questo oggetto. È utilizzata anche per la "doll therapy" o "empathy doll". La verità è che questo prodotto è borderline: tendono ad allontanare dalla realtà e a far emergere un lato maniacale, che andrebbe probabilmente curato rielaborando i problemi alla radice con un medico.
Condividi