Si tratta di una ginnastica di preparazione alla boxe fatta in piscina e combinata con i più classici esercizi di aquagym. Questa disciplina prevede colpi con le braccia, oltre che alcuni esercizi di autodifesa per arrivare poi a realizzare vere e proprie combinazioni di calci e pugni.
Ma la principale differenza tra i veri e propri sport da combattimento e questa nuova disciplina è che in quest’ultima manca il contatto fisico con l’avversario.
I benefici sul corpo sono evidenti in poco tempo: questi esercizi agiscono su spalle, gambe, glutei ed addominali. E se abbiniamo questo tipo di attività fisica ad una dieta bilanciata, noteremo il nostro corpo rimodellato in poco tempo poiché l’effetto snellente è coadiuvato dal lavoro dell’acqua in un massaggio drenante continuo durante l’allenamento.
La lezione tipo comprende una fase di riscaldamento che consiste in 15 minuti circa di aerobica in acqua con esercizi all’inizio più blandi, poi via via più impegnativi. In tale modo viene preparato l’apparato respiratorio e tutta la muscolatura.
Quindi si passa alla parte "tecnica" di boxe. I colpi sono quelli classici: diretti, ganci e montanti da sferrare sott’acqua ma senza l’uso di guantoni. Un allenamento quindi ad alta intensità che potenzia la muscolatura ed incrementa la resistenza allo sforzo.
Ma la waterboxing costituisce inoltre un ottimo allenamento mentale poiché è fondamentale memorizzare la tecnica dei colpi e le sequenze corrette ed anche i movimenti delle braccia, del tronco e delle gambe devono essere sincroni a tutto vantaggio della capacità di coordinazione. Per non parlare degli effetti sull’autostima: infatti gli esercizi sono una guida all’autodifesa non solo fisica ma anche per affondare le piccole questioni quotidiane.
La waterboxing può essere praticata praticamente tutti perché le lezioni vengono fatte in gruppo e modulate secondo le necessità. Questa attività è però sconsigliata a chi soffre di ipertensione, serie patologie cardiache o a chi ha problemi all’articolazione del ginocchio, dell’anca e della spalla in quanto i movimenti di rotazione previsti negli esercizi in acqua potrebbero far peggiorare la situazione.
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