PSICOLOGIA

Primogeniti o ultimi arrivati, chi sono i più fortunati?

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Il primogenito è il figlio che in positivo, ma anche in negativo, assorbe le inesperienze e l'improvvisazione dei genitori.Il secondogenito fa fatica a trovare un suo posto in famiglia e non riesce ad appartenere néal mondo dei grandi né a quello dei piccoli.La strada dell' ultimo nato è già stata spianata dai fratelli e lui si sente più liberi da vincoli e controlli.

E' l'ordine di nascita ad aver determinato in molti di noi le scelte fatte nella vita adulta in campi diversi come le relazioni sociali, il rapporto con il denaro o con il proprio fisico, la carriera lavorativa facendo nascere anche piccole ossessioni o rituali. Tutto ciò accade perché è proprio differenziandosi dai fratelli che si riesce a trovare un posto e la propria identità all'interno della famiglia.

Leggendo questo approfondimento potrai verificare personalmente se l'ordine di nascita ha influenzato davvero la tua vita.

IL PRIMOGENITO

E' il figlio che in positivo, ma anche in negativo, assorbe le inesperienze e l'improvvisazione dei genitori. E' considerato l'apripista ed è fra i fratelli quello che vive per primo tutte le tappe della vita da quella scolastica, a quella affettiva fino alla carriera lavorativa. Su di lui calano tutte le ansie e le insicurezze dei genitori che rivivono insieme al primogenito tutto il loro percorso di crescita. Emozioni, sentimenti ma anche insicurezze vengono espresse in modo appassionato e questo legame con i genitori rimarrà forte per tutta la vita. Il primogenito è solitamente un conservatore che mantiene e raccoglie tutte le tradizioni di famiglia ed è colui che nel lavoro e nello studio ha più successo poiché sente la considerazione che la famiglia ha su di lui in qualità di figlio maggiore. Se è maschio solitamente eredita l'attività del padre con il quale ha un rapporto molto stretto e lo considera un modello al quale ispirarsi. La sua infanzia però non è stata semplice poiché ha dovuto dividere l'amore dei genitori con altri fratelli e questa privazione lo ha fatto soffrire non poco; per tutta la vita cercherà l'apprezzamento e la stima di chi lo circonda proprio per la ricerca dell'amore sottratto. In amore farà coppia con un partner diplomatico e meno severo.

IL SECONDOGENITO

E' l'eterno mediatore nato quando i genitori avevano già un figlio da accudire, quindi più esperti ma anche con meno tempo da dedicare, e molto spesso con un terzo fratello in arrivo che toglie quel poco di attenzione che il secondogenito era riuscito a strappare. Fa fatica a trovare un loro posto nella famiglia e non riesce ad appartenere né al mondo dei grandi né a quello dei piccoli. La sua più grande dote, che sviluppa dividendosi tra fratello maggiore e fratello minore, è quella della versatilità e della diplomazia che lo aiuterà nella scelta del lavoro, spesso socialmente utile o comunque con una forte inclinazione psico-pedagogica.

Molti secondogeniti non riescono a trovare un partner e decidono di vivere con i genitori riscoprendo un rapporto che non sono mai riusciti ad approfondire da bambini oppure cercano presto di uscire di casa per trovare una loro identità. Solitamente il loro rapporto con la vita e le relazioni emotive si contrappone con le scelte e i comportamenti tenuti dal primogenito (se il primo è un ordinato lui sarà un disordinato e viceversa).

L'ULTIMO NATO

La strada dell'ultimo nato è già stata spianata dai fratelli e lui si sente più libero da vincoli e controlli. La sua vita è tutta in discesa e i piccoli di casa appaiono solari e rilassati. Essere il 'cucciolo' di famiglia può far scaturire comportamenti opposti e proprio per la voglia di mantenere questo privilegio alcuni si sottomettono al volere dei genitori diventando estremamente docili mentre altri esprimono una completa ribellione. L'occhio di mamma e papà ricade sempre sull'ultimo nato che rimarrà nel tempo il 'più piccolo' bisognoso di cure e di attenzioni. In alcuni di loro nasce il desiderio di scappare rifugiandosi in paesi stranieri per rimanere lontani dallo sguardo materno. Nel rapporto affettivo spesso richiede un partner che assecondi i suoi capricci un po' egocentrici. A volte sono proprio gli ultimi nati a non fare famiglia in quanto già largamente ripagati dall'affetto elargito da mamma,e papà e dai fratelli e questo li fa sentire in dovere di assistere i genitori anche quando saranno anziani.

QUANDO I FRATELLI SONO DUE

Il primogenito ha come unico rivale il secondo nato mentre quest'ultimo sogna perennemente di essere il solo oggetto di desiderio dei genitori. Tra i due si alternano sentimenti di rivalità e solidarietà poiché l'oggetto della gelosia è chiaro. Molto spesso la madre o il padre prendono sotto la loro ala protettrice il figlio che tende ad assomigliargli di più.

IL FIGLIO UNICO

Data la costante presenza genitoriale questi bambini sviluppano tardi il linguaggio oppure tendono a maturare velocemente la capacità di dialogo in quanto crescono circondati da adulti. Maturano lentamente decisioni autonome poiché sono spesso indottrinati da mamma e papà ma sviluppano un talento naturale per l'organizzazione e cercano un partner che anticipi le loro esigenze.

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